Incubo Covid, rinviata Genoa-Torino

Genoa-Torino, chiusa per Covic. E’ quanto deciso dopo una riunione fiume del Consiglio Straordinario di Lega in merito ai casi Covid in casa Genoa. La partita era programmata sabato alle 18 e il Genoa, che non ha potuto svolgere le normali sedute di allenamento, sia per l’alto numero di contagiati, sia per disposizioni della Asl che ha impedito ai più giovani e ai primavera, di scendere in campo. In totale sono 16 i casi di positività: dopo Perin e Schone, all’indomani della partita del San Paolo contro il Napoli, sono risultati positivi 16 tesserati, di cui dodici calciatori: Francesco Cassata, Lukas Lerager, Federico Marchetti, Filippo Melegoni, Luca Pellegrini, Mattia Perin, Marko Pjaca, Ivan Radovanovic, Lasse Schöne, Davide Zappacosta, Behrami e per ultimo Mattia Destro. Nel corso del Consiglio di lega, si è deciso di adottare le normative Uefa che prevedono che una partita possa giocarsi con almeno 12 giocatori più il portiere, con l’aggiunta che i club con almeno dieci calciatori positivi, possano far ricorso ad un bonus e chiedere il rinvio. E così è stato e il Genoa il bonus lo ha subito utilizzato. Pertanto la sfida con il Torino non si gioca, rimandata ad altra data. 

Una decisione che soddisfa il presidente Enrico Preziosi. “Il rinvio era l’unica strada da percorrere, perché sarebbe stato un brutto spot per il calcio schierare una Primavera contro una squadra di Serie A. È prevalso il buon senso e poi si decideranno le regole. Il virus è incontrollabile, mi sono rasserenato quando ho saputo che nel Napoli non c’era nessun contagiato, soprattutto dopo aver visto quella scena faccia a faccia Masiello-Osimhen. Ho sentito anche De Laurentiis ed eravamo felici in due. Sono preoccupato in generale, c’è un aria intorno al Mondo, non solo allo Sport, che ci impedisce di essere felici”.  

Intanto, dopo l’esito dei tamponi di Napoli e Genoa, è arrivato anche il risultato dei test a cui si sono sottoposti arbitri e Var del match del San Paolo: tutti negativi nel primo giro di tamponi. Dal canto loro, i calciatori del Napoli si sono sottoposti al secondo giro di tamponi e i risultati sono attesi a ridosso della sfida contro la Juventus di domenica allo Stadium. Al momento tutti i calciatori e lo staff sono negativi. Il caso Genoa deve però farci alzare l’attenzione. I casi in tutta Italia, stanno aumentando in maniera vertinosa, così come nel calcio. Servono regole precise e magari fare un piccolo passo indietro. Niente abbracci e saluti. E soprattutto, niente… incontri ravvicinari.