Champions. Mertens e Insigne: il Napoli decolla a Salisburgo

Francesco Raiola
Impresa del Napoli a Salisburgo. Espugnata la Red Bull Arena che non cadeva dal 2016. Un 3-2 spettacolare, con gli azzurri che tornano a vincere in trasferta in Champions League dopo 3 anni, con una prestazione gagliarda e coraggiosa come voleva Ancelotti. Sugli scudi Mertens, ancora una volta decisivo, autore di una doppietta, e Lorenzo Insigne, che subentrato a Lozano, segna il gol della vittoria azzurra. Ora la qualificazione agli ottavi è più vicina. Crocevia delicato, forse decisivo per il prosieguo della Champions League del Napoli alla Red Bull Arena di Salisburgo. Perde una pedina fondamentale Ancelotti nel pomeriggio: Manolas dà forfait per una botta subita nel riscaldamento di ieri. Emergenza totale in difesa con Hysaj, Maksimovic, Mario Rui e Ghoulam già indisponibili, costringe Ancelotti a schierare Luperto. In porta conferma per Meret, con Malcuit e Di Lorenzo esterni con la coppia Koulibaly-Luperto. A centrocampo Callejon con Allan e Fabiàn Ruiz, mentre a sinistra preferito Zielinski con  Lozano e Mertens in attacco, con Milik ed Insigne in panchina. Cambia poco Marsch nel Salisburgo, che schiera Stankovic tra i pali, esterni Kristensen e Ulmer, mentre come centrale viene preferito il brasiliano Ramalho ad Onguene, in coppia con Wober.  Fuori a sorpresa il talento ungherese Szoboszlai, con l’inserimento del giovane zambiano Daka esterno destro con Minamino a sinistra. Coppia centrale formata da Junozovic e l’altro zambiano Mwepu. Coppia d’attacco confermata con il norvegese Haaland e il coreano Hwang, 42 anni in due.
Napoli subito aggressivo e dopo appena un minuto subito grande occasione per Mertens che approfitta di un errore difensivo di Wober, ma Stankovic salva di piede in angolo. Salisburgo che però va in rete dopo pochi minuti con Haaland che ribatte in rete un tiro di Mwepu deviato da Luperto, ma il norvegese è in netto fuorigioco e Turpin con l’ausilio del VAR annulla giustamente. È un bel Napoli che gioca con coraggio come voleva Ancelotti e al quarto d’ora arriva il goal del vantaggio azzurro con Mertens che dalla destra conclude con uno splendido tiro su cui Stankovic non può nulla. È un gol storico che permette a “Ciro” di raggiungere Diego Maradona al secondo posto come goleador nelal storia del Napoli. Reagisce subito il Salisburgo con il pericolo numero uno, il norvegese Haaland, ma Meret sventa il pericolo con una parata incredibile addirittura di faccia. Alla mezz’ora protagonista sfortunato il portiere austriaco Stankovic che accusa un problema muscolare rincorrendo su un clamoroso tiro da centrocampo di Mertens che sfiora di poco la rete. Al suo posti il brasiliano Coronel. Ancora Salisburgo pericoloso con Daka ma ancora Meret si supera con una parata prodigiosa. Prova a reagire il Napoli pericoloso in contropiede con Zielinski con Ramalho che salva un gol fatto. Primo giallo per Lozano che ferma Minamino per un fallo tattico. Il Salisburgo non molla e trova un rigore netto a cinque minuti dall’intervallo: errore clamoroso di Malcuit che ferma irregolarmente Hwang e Turpin non può non ammonire il francese e decretare il penalty che Haaland trasforma magistralmente. Nel recupero giallo anche per lo stesso Haaland che travolge Luperto che lo aveva anticipato.  Senza cambi all’intervallo, ripresa che vede sempre il Salisburgo molto aggressivo, ma il Napoli sembra in pieno controllo della partita subendo meno e spingendo più dalla destra con Malcuit che diventa protagonista stavolta positivo con l’assist per Mertens che riporta il Napoli in vantaggio al quarto d’ora. Cambia subito Ancelotti, inserendo Insigne per Lozano, ancora incolore. Risponde Marsch con l’inserimento dl ghanese Ashimeru per Daka. Ma il Salisburgo non molla e si ricompatta e trova subito il pari sugli sviluppi di un angolo con Koulibaly che buca e Haaland di testa supera Meret. Ma la partita è bellissima e passano pochi secondi e gli azzurri tornano in vantaggio con una perla di Insigne su assist di Mertens che beffa il portiere brasiliano del Salisburgo. Significativo l’abbraccio di Insigne che corre in panchina da Ancelotti.  Altri cambi per Ancelotti che inserisce prima Fernando Llorente per Mertens che esce fra l’ovazione dei duemila napoletani presenti alla Red Bull Arena, e poi Elmas per Callejon. Tenta il tutto per tutto nel finale Marsch inserendo un altro attaccante, il maliano Koita per Mwepu. Gestisce bene il Napoli il forcing austriaco con Llorente che alza bene la squadra,  beccandosi anche un cartellino giallo. Forcing finale austriaco nei tre minuti di recupero concessi da Turpin, ma gli azzurri non rischiano nulla e sbancano cosi il  Salisburgo che non perdeva in casa dal 2016.
Grandissima impresa del Napoli di Ancelotti che continua a primeggiare nel girone, che ha visto il Liverpool espugnare Genk per 4-1, mantenendo il punto di vantaggio sui Reds. Nel prossimo turno rivincita al San Paolo contro gli austriaci, che non hanno affatto demeritato, mettendo in evidenza ottime individualità come Haaland e Minamino. Migliori in campo nel Napoli Meret decisivo nel primo tempo e Mertens, che ha superato Diego Armando Maradona come cannoniere storico del Napoli.