E’ calcio d’estate, ma è sempre il derby d’Italia e per Antonio Conte quella di domani a Nanchino non può essere una partita come le altre. C’è la Juventus da sfidare, la squadra che lo ha avuto come capitano e allenatore. Ritrovarla da avversaria, nel secondo appuntamento della International Champions Cup, non può che fare un certo effetto. “E’ la prima volta che incontro la Juve da quando è finito il mio rapporto con loro. In passato era successo con Arezzo e Atalanta – ha spiegato il tecnico -. Inutile dire che provoca un’emozione umana, naturale. Al tempo stesso so che è un’avversaria e faremo di tutto per vincere. All’inizio sarà emozionante, poi al fischio d’inizio ognuno vorrà superare l’avversario”. Dopo l’addio di Allegri il suo nome era circolato anche in chiave Juve. “Mai stato vicino alla Juventus, non ho mai ricevuto una telefonata. È sempre stata l’Inter a mostrarmi grande interesse e grande affetto. Sento quindi una grande responsabilità per creare qualcosa di importante”, le parole dell’ex ct azzurro che dalla sfida contro i bianconeri attende risposte importanti. “Stiamo cercando di lavorare su dei concetti di gioco in fase di possesso e non possesso. Più si gioca più si iniziano ad apprendere i concetti. Poi si analizzano gli aspetti positivi e si cerca di correggere quelli negativi. Giocare queste gare aiuta ad assimilare ancora di più i concetti che sto cercando di trasmettere”, spiega il tecnico nerazzurro, contento che Godin e Vecino si siano aggregati al gruppo. “Matias veniva da un infortunio muscolare e quindi sta lavorando, ma stiamo andando molto cauti per rispettare i tempi di recupero anche se siamo molto vicini. Diego ha iniziato gli allenamenti con noi, sono due ottimi giocatori, molto uniti anche tra di loro e sono felice di averli a disposizione”. In Cina è stato accolto con grande affetto. “Sono contento di essere conosciuto come mi dite, è per me motivo di orgoglio. Il mio soprannome significa che sono molto diretto? Penso sia positivo e importante essere schietti e diretti con i giocatori e anche con i tifosi”.
In Cina la sfida con la Juventus, ma non solo, anche l’occasione per confrontarsi con i vertici societari, facendo il punto sulle operazioni in entrata e in uscita, oltre che su questi primi giorni di lavoro. “Per quanto riguarda il mercato e per i nomi che circolano penso che saranno fatte delle riflessioni e saranno prese delle decisioni per il bene dell’Inter, tenendo conto di tutto, non solo del campo – ha spiegato Conte -. C’è bisogno di tempo per creare una base solida per portare il club al livello a cui compete. I cambiamenti che sta portando la nuova proprietà sono sotto gli occhi di tutti”. Dalla Premier al ritorno in A, Conte è pronto a ritrovare il massimo campionato italiano. “L’esperienza inglese mi ha arricchito professionalmente ma ora sono contento di essere tornato in Italia ed essere a capo di una squadra tra le più importanti. In questo momento la Premier League è la più importante, è più difficile da giocare e vincere, c’è grande competitività con sei squadre che partono con possibilità di vincere. In Inghilterra è molto molto difficile vincere un titolo. Il campionato italiano sta tornando a crescere e questo è molto importante, secondo me si stanno facendo dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista, anche sulle infrastrutture. Ancora una battuta sulla sfida di domani contro i bianconeri di Maurizio Sarri. “Sarà un’amichevole importante: è un momento in cui entrambe le squadre sono ancora in una fase di preparazione. Sia noi che loro cercheremo di giocare una buona partita e speriamo di vedere dei miglioramenti al di là del risultato”.