ICC, domani Inter-Juve. Sarri: “Mai partita banale. Ronaldo? Deve fare la differenza”

Il fascino della prima volta, il derby d’Italia che Maurizio Sarri gioca per la prima volta sulla panchina della Juventus. Una partita sentita, quella contro l’Inter, anche se quello di oggi è solo calcio d’estate. Ma Sarri non ci sta. “Juve-Inter non è una partita come le altre”. E domani la vivrà in prima persona, con una rivalità sportiva antica quasi come la storia del calcio in Italia, ingrandita ancor di più dai veleni di Calciopoli e da tensioni che si sono susseguite negli anni. Oggi, poi, dall’altra parte della barricata c’è Antonio Conte, il grande ex della sfida, il “capitano” per eccellenza per i tifosi della Juventus molti dei quali non gli hanno perdonato il passaggio in nerazzurro chiedendo addirittura la rimozione della sua stella dalla pavimentazione antistante l’ingresso all’Allianz Stadium. “Si affronteranno due squadre che non potranno esprimersi al meglio a causa della condizione fisica e del tasso di umidità – ha aggiunto il tecnico bianconero parlando in conferenza stampa alla vigilia della sfida -. Cercheremo di dare continuità a quanto fatto a inizio ripresa contro il Tottenham”.
Il business viene prima di tutto nel calcio moderno, l’International Champions Cup porta soldi nelle casse juventino a discapito di quello che era il ritiro precampionato di una volta: “In questo tour ci stiamo allenando poco e stiamo giocando molto, quindi la fase decisiva della preparazione sarà da fine luglio al 10 agosto”, ha aggiunto il tecnico che ha ricordato ancora una volta come Ronaldo verrà utilizzato “principalmente come attaccante di sinistra, lui deve fare la differenza”. Poi parlando di CR7 ha svelato alcuni dialoghi con lui in riferimento alla gara di domenica scorsa a Singapore contro il Tottenham: “Eravamo d’accordo sul fargli fare 60 minuti. Ad un certo punto mi ha chiesto quanto tempo avesse prima uscire, gli ho detto 5-6 minuti e al momento del cambio gli ho solo domandato come stesse”. Detto che Chiellini manterrà la fascia di capitano, su Dybala, che al ritorno dalla tournée asiatica si unirà alla squadra, Sarri ha altri programmi: “Potrebbe fare facilmente il ‘falso nueve’, ma potremmo anche trovare soluzioni diverse, e potrebbe giocare come trequartista di raccordo, alle spalle di due attaccanti”.
Alla vigilia della sfida con l’Inter, ha parlato anche il portiere Wojciech Szczesny che ha speso parole di elogio sul nuovo compagno Matthijs de Ligt definito da Sarri un “prospetto fenomenale”: “E’ un ragazzo giovane e cercheremo di aiutarlo – ha detto il portiere polacco -. È un grande difensore e sono sicuro che ha un grande futuro qui alla Juventus”. Inevitabile una domanda sul ritorno di Buffon che stavolta, a differenza della precedente esperienza, sarà il secondo di Szczesny: “Sono molto contento del ritorno di Gigi – ha aggiunto il portiere -. Ho un bellissimo rapporto con lui, costruito già due anni fa. Adesso è tornato ed è un grande acquisto da parte della società”. La squadra oggi ha svolto una doppia seduta di lavoro e dopo la sessione mattutina in palestra c’è stato spazio per il campo e il pallone nel pomeriggio. Intanto, sul fronte mercato Gonzalo Higuain resta sempre nella lista dei possibili partenti anche se lui gradirebbe rimanere a Torino e in tema di attaccanti che potrebbero lasciare la Juve, c’è pure Moise Keane sul quale si è scatenato un duello tutto inglese tra l’Everton e l’Arsenal.

 

 

 

 

 

 

 

“Juve-Inter non è mai una partita come le altre, ma si affronteranno due squadre che non potranno esprimersi al meglio, per la condizione fisica e visto il tasso di umidità. Cercheremo di dare continuità a quanto fatto a inizio ripresa contro il Tottenham. Non mi aspetto molte differenze rispetto alla prima gara. In questo tour ci stiamo allenando poco e stiamo giocando molto, quindi la fase decisiva della preparazione sarà da fine luglio al 10 agosto”.

Per Maurizio Sarri fondamentali i movimenti di squadra, non solo quelli in attacco. “Nel calcio non si può privilegiare una delle due fasi, quindi lavoriamo molto anche sulla difesa. Ai giocatori chiedo molto durante l’allenamento. Mi piace vedere una squadra capace di riprodurre i ritmi partita anche durante le sedute e penso che questo gruppo possa farlo con facilità. Ronaldo? Lo utilizzeremo principalmente come attaccante di sinistra, sapendo che ama accentrarsi. Lui deve fare la differenza. Dybala? Paulo potrebbe fare facilmente il falso nueve, ma potremmo anche trovare soluzioni diverse, e potrebbe giocare come trequartista di raccordo, alle spalle di due attaccanti”.

Sia lui che Conte arrivano dalla Premier, ma Sarri plaude al movimento italiano. “Credo che il livello degli allenatori italiani sia evidente e da questo punto di vista siamo uno dei movimenti più importanti. Il gap con gli altri campionati come la Premier non è tattico, ma è economico”.