L’Inter impatta sull’Udinese e non va oltre lo 0-0 alla Dacia Arena. I friulani assorbono l’atteggiamento nerazzurro e, attraverso un’efficiente organizzazione tattica, imbrigliano la manovra avversaria. La qualità interista è chiaramente superiore, tuttavia gli uomini di Spalletti non trovano l’ultimo guizzo idoneo a scardinare l’attenta difesa bianconera. In evidenza Musso, autore grazie a parate di spessore, di una prova decisiva e preziosa. La Beneamata – al terzo pari consecutivo – non dà lo strappo necessario per il terzo posto, mentre l’Udinese ottiene un punto fondamentale nella lotta salvezza.
Le scelte di formazione Tudor effettua alcune variazioni nella disposizione: 3-4-2-1 con De Paul che ispira il tandem complementare Pussetto-Lasagna. Davanti a Musso si dispongono Stryger Larsen, De Maio, Nuytinck, mentre sulla mediana Mandragora e Sandro con D’Alessandro e Zeegelaar sulle corsie esterna. Spalletti risponde 4-2-3-1 con Lautaro che si prende una maglia da titolare. Il terzetto dietro l’argentino è composto da Politano-Nainggolan-Perisc con Borja Valero – che prende il posto dell’infortunato Vecino – e Brozovic nella zona nevralgica. Fiducia a D’Ambrosio, Skriniar, de Vrij e Asamoah a protezione di Handanovic.
Resistenza friulana Approccio prudente e tranquillo da parte di entrambe le squadre. I nerazzurri effettuano il loro consueto palleggio, i friulani coprono bene gli spazi e tengono il baricentro basso cercando di sfruttare le ripartente. Il primo squillo del match lo crea il Ninja con un bel tiro dalla distanza, Musso è presente. I nerazzurri provano ad imprimere un brio nettamente più deciso, e sfiorano il vantaggio: Lautaro scheggia il palo dopo il servizio di D’Ambrosio. Come anticipato, il gioco degli interisti è più qualitativo, ma la retroguardia bianconera è velocissima a recuperare. I padroni di casa sciupano una ripartenza potenzialmente notevole sull’asse De Paul-Pussetto, gli argentini non leggono correttamente l’ultimo guizzo. In generale, nella prima frazione, la fase di non possesso dell’Udinese è saggia ed efficiente nel tenere botta. Buoni alcuni spunti della Beneamata che non riesce nell’acuto.
Nulla di fatto Nella ripresa, la Beneamata prova ad alzare i ritmi di gioco. Il Toro è subito lesto nello sfoderare il tiro, Musso conferma ancora una volta il suo ottimo momento di forma, dimostrando reattività e lucidità. Gli interisti producono una serie di trame offensive che si rivelano però inefficaci. Per neutralizzare i tentativi nerazzurri, ci vuole anche una grande chiusura De Maio – sul cross di Perisic – al fine di anticipare il numero dieci milanese. La situazione non si smuove e allora Spalletti decide di inserire Icardi, dentro al posto di Borja Valero: l’Inter passa a due punte. Sono ancora gli ospiti a premere la marcia sull’acceleratore. Nainggolan effettua una velenosa conclusione e, de Vrij, prova addirittura con il tacco a modificare la traiettoria: il numero uno bianconero è nuovamente pronto. Il portiere è decisivo anche sul tiro di Keita Balde, inseritosi deliziosamente. Nulla di fatto: l’Udinese ferma l’Inter ed ottiene un punto importante per la lotta salvezza. La Beneamata non dà lo strappo decisivo per la Champions League.