E’ tornato sul luogo del delitto, il tappeto dell’Olimpico, ma niente pantaloncini e maglia numero dieci sulle spalle. Stavolta in giacca e cravatta per celebrare il suo ingresso nella Hall of fame della Roma. Una maglia speciale per il capitano giallorosso, stretto nell’abbraccio di un Olimpico che con lui ha abbracciato i vecchi campioni del passato, visto che ad accoglierlo in campo c’erano altre due stelle romaniste come Bruno Conti e Paulo Roberto Falcao. Non solo Roma, perché anche il Real ha voluto omaggiare l’ex numero dieci giallorosso, quel campione che a Madrid hanno coccolato e inseguito da sempre, con una maglia del club di Florentino Perez. Ma lui, è rimasto sempre fedele alla stessa maglia, quella giallorossa. “Tornare di nuovo sul terreno di gioco, non è la stessa cosa, sono due tappeti diversi. Oggi è un giorno significativo, troppo importante. Essendo romano e romanista, capitano, aver indossato un’unica maglia è un privilegio. Una cosa difficile da descrivere, davanti a questo pubblico è emozionante. La cosa più bella è rimanere uniti come siamo sempre stati. Sono tutti fratelli e sorelle per me, li amo veramente. Loro sono la mia Hall of Fame, sempre”. L’Olimpico ai suoi piedi, uno striscione che recita “Un capitano è sempre”. E dopo quel 28 maggio 2017, Francesco è tornato nuovamente sotto la Sud, brividi a fior di pelle, ovazione di uno stadio e si è commosso ancora. Gli occhi lucidi per l’emozione, quella di un’altra notte da tramandare. Nel segno di un campione unico.