E’ Rodri il Pallone d’Oro 2024. La stella spagnola del Manchester City ha avuto la meglio su Vinicius del Real Madrid che a sua volta ha preceduto i compagni di squadra Bellingham e Carvajal. Quinto Haaland, sesto Mbappè, settimo l’interista Lautaro Martinez. A completare la griglia dei primi dieci, ottavo è finito Lamine Yamal, nono Tony Kroos, dedcimo Harry Kane.
Emozioni, come sempre al Theatre du Chatelet di Parigi per il Premio assegnato da France Football, con il Real Madrid che ha disertato la cerimonia in segno di protesta per il trattamento ricevuto da Vinicius. Testa a testa tra il brasiliano del Madrid e lo spagnolo del City, che ha avuto la meglio avendo vinto il titolo di campione d’Europa con la Spagna e la Premier League, mentre Vinicius portava in dota Champions League, Supercoppa Europa e Liga spagnola. Dunque, vittoria per il mediano della Nazionale spagnola, arrivato aq Parigi con le stampelle a causa del brutto infortunio che lo ha tolto di scena per tutta la stagione. Eliminato ai quarti dal Real di Vinicius, lo spagnolo ha ricevuto il premio dalle mani di George Weah. Un premio che ha fatto infuriare Florentino Perez che ha vietato alla delegazione madridista di partecipare alla cerimonia nonostante la traide composta da Vinicius, Bellingham e Carvajal, sia finita alle spalle del vincitore. Il Real ha portato a casa il titolo di miglior squadra dell’anno, e Carlo Ancelotti ha vinto il Premio Johann Cruyff riservato al miglior allenatore dell’anno davanti a Pep Guardiola, De La Fuente e Scaloni. Ma non è bastato a smaltire la rabbia per un Pallone d’Oro che il Real pensava di meritare. Polemico il messaggio di Ancelotti che ha disertato, come tutto il Real, la cerimonia. “Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio presidente, il mio club, i miei giocatori e soprattutto Vinicius e Carvajal”. Ancora più incisivo il messaggio social lanciato da Vinicius. “Farò 10 volte meglio se necessario. Non sono preparati”.
Emozionato invece Rodri. “È una notte incredibile per me. Devo ringraziare moltissime persone per essere ancora qui. Oggi è un giorno speciale per me, la mia famiglia e il mio Paese. Ringrazio la mia fidanzata Laura, non sarebbe stato lo stesso senza di lei. Non dimenticherò i miei compagni di squadra. Gioco nel club migliore del mondo. Grazie anche alla Spagna con cui ho vinto l’Europeo. E Carvajal, che ha avuto il mio stesso infortunio e meritava di essere qui. Anche Lamine lo vincerà presto. Questa è la vittoria del calcio spagnolo: lo dedico a chi non l’ha vinto come Xavi, Iniesta e Casillas. Un giorno al Villarreal pensavo di smettere, convinto fosse tutto finito e che quel sogno non fosse possibile. Mio padre mi ha ridato tutte le motivazioni. Sapevo che dovevo migliorare ancora e l’ho fatto negli ultimi anni. Ora penso di interpretare il ruolo in modo più moderno: oggi bisogna rendere anche come un attaccante. Sono un ragazzo normale, gentile coi miei compagni. Puoi avere successo anche essendo normale. Questi sono valori fondamentali per me. L’infortunio? Cerco di trovare il lato positivo. Festeggerò il Pallone d’Oro con chi mi vuole bene”.
In classifica figurano anche cinque calciatori che militano in serie A: oltre Lautaro, finito settimo, c’è Lookman (14°), Calhanoglu (20°), Dovbyk e Hummels (29esimi a pari merito).
Gli altri Premi Il Premio Kopa, riservato al miglior giovane, è stato vinto da Lamine Yamal (Barcellona), il più giovane della storia. La romanista Manuela Giugliano, prima calciatrice italiana a entrare nella lista delle 30 finaliste del Pallone d’oro femminile, si è piazzata al 27° posto, mentre il Pallone d’Oro femminile è andato peril secondo anno di fila ad Aitana Bonmatì del Barcellona. Come detto, Real Madrid miglior squadra maschile, mentre i Barcellona si è preso il trofeo femminile. Harry Kane e Kylian Mbappé hanno vinto a pari merito con 52 reti segnate, il premio Gerd Müller, per il calciatore che ha segnato più gol in stagione. Il Premio Yashin, assegnato al miglior portiere, è andato all’argentino Emiliano Martinez, premiato dal connazionale Lautaro Martinez. L’italiano Donnarumma è finito quarto davanti al milanista Mike Maignan. Infine Jenni Hermoso ha ricevuto il Premio Socrates, trofeo che viene assegnato ai giocatori o alle giocatrici per le loro iniziative benefiche a favore dell’integrazione sociale, dello sviluppo ambientale o dell’aiuto alle popolazioni in grande difficoltà o vittime di conflitti, mentre il premio Cruyff al femminile, è andato a Emma Hayes, miglior allenatore. La cerimonia di Parigi ha avuto anche momenti di commozione con il toccante omaggio a Franz Beckenbauer, scomparso il 7 gennaio 2024.