Un lampo di Chiesa rende meno amara la serata della Juventus. Si chiude sul 2-1 per il Porto il primo round dell’ottavo di finale di Champions League al do Dragào. La squadra di Pirlo paga il terribile approccio alla partita nei primi minuti di gioco ma nel finale trova il gol della speranza in vista del ritorno del 9 marzo. Distratta e raramente pericolosa su azione in zona offensiva, la formazione bianconera va subito in svantaggio. Fa tutto Bentancur che sbaglia il retropassaggio per Szczesny e serve un assist involontario a Taremi che in spaccata anticipa il portiere polacco e sigla il gol dell’1-0. Una mazzata in termini psicologici per la Juventus già reduce dal deludente ko contro il Napoli. Marega e compagni allentano la pressione forsennata di inizio match e lasciano il possesso palla ai bianconeri che alla mezz’ora devono fare a meno anche di Chiellini costretto a lasciare il posto a Demiral. Nella ripresa, la scossa per i ragazzi di Pirlo non c’è. In compenso, c’è il raddoppio immediato del Porto che punisce ancora una volta le disattenzioni iniziali bianconere: Manafà sfonda sulla destra e serve al centro Marega che batte Szczesny sul primo palo. Pirlo si gioca la carta Morata ma il gol del 2-1 è di Chiesa al tramonto del match. Dopo una partita opaca, è Rabiot ad accendersi: il francese sfonda sulla sinistra e scarica per l’ex viola che col destro firma un gol pesantissimo in vista del ritorno.