“Contro la Polonia è sempre stata una gara dura. Lì abbiamo giocato bene, abbiamo creato tanto e fatto di tutto per vincere, purtroppo non ci siamo riusciti. Anche contro l’Olanda abbiamo fatto bene, ci è mancato il secondo gol contro una squadra che ha giocato una buona partita. Domenica ci attende un’altra gara dura, ma giocheremo in casa e dobbiamo fare di tutto per vincere”. Lo ha detto dal ritiro azzurro di Coverciano l’esterno sinistro della Nazionale, Emerson Palmieri. “Quando siamo qui in azzurro dobbiamo fare di tutto per vincere ogni gara, anche le amichevoli. Siamo l’Italia, quindi che sia una gara di Mondiali, Europei o Nations League, quando entriamo in campo lo facciamo per vincere in ogni partita”. Non è stata finora una stagione facile per Emerson Palmieri, non tanto per i problemi con il Chelsea, ma per un’esperienza personale con il Covid che lo ha messo a dura prova. “Non è stato facile quando ho preso il virus. Nei primi 4-5 giorni non ce la facevo neanche a camminare. Ho capito che bisogna approfittare di ogni momento della nostra vita e stare vicino alle persone che amiamo. Questo virus non è uno scherzo, dobbiamo fare attenzione. Io che ho 26 anni e gioco a calcio, ho sofferto e quindi dobbiamo fare di tutto per stare bene”. L’Inghilterra, almeno inizialmente, ha dato l’impressione di sottovalutare il virus. “E questo mi ha fatto arrabbiare perchè questo virus non è una cosa su cui si può scherzare. A Londra alcune persone non fanno le cose come si dovrebbe. Io indosso sempre la mascherina, così la mia famiglia. Se ognuno fa la sua parte, tutto andrà meglio”.
Tornando alle questioni calcistiche, con Lampard non trova lo spazio che vorrebbe nel Chelsea, ma Mancini continua a puntare forte su di lui. “Qui in Nazionale gioco, mi diverto e sto bene. Il mister mi ha detto che la soluzione migliore per me è giocare, al Chelsea o in un’altra squadra, aspettiamo i prossimi due mesi e vediamo quel che succederà. Purtroppo non sto giocando al Chelsea, ma sono sereno, penso che le cose potranno migliorare a Londra o in un altro posto. C’è stato qualche interessamento nei miei confronti ma non cose concrete. Mi farebbe piacere tornare a giocare in Italia ma non posso dire se potrà succedere a gennaio o fra cinque anni”.
Tornando alla Nazionale, ma anche a un calendario fitto di impegni e che comporta non pochi problemi e polemiche, Emerson sottolinea: “Questa stagione è un pò diversa dalle altre però quando parliamo della Nazionale dobbiamo fare di tutto per essere disponibili, venire qua e fare del nostro meglio. Non è un momento facile per tutti noi, il mister purtroppo è a casa però nelle riunioni è sempre con noi tramite le videochiamate. Noi che siamo qua dobbiamo fare di tutto per chi non è qua per infortuni o virus. Non è facile ma noi siamo qua e dobbiamo rendere al meglio”. Nei giorni scorso il tedesco Toni Kroos ha dichiarato che i calciatori sono dei burattini in mano a Fifa e Uefa, Emerson Palmieri la pensa così: “Ognuno ha la sua opinione. Non siamo delle macchine, a volte siamo un pò più stanchi del normale ma io penso che questo è il nostro lavoro, la nostra passione,e se dobbiamo scendere in campo ogni tre giorni, dobbiamo farlo al meglio”.