Francesco Raiola
Ultimo impegno del primo tour de force di questa stagione prima della sosta per le nazionali per gli uomini di Gattuso. Riposo che stavolta, a differenza del primo stop del campionato, non ci sarà perchè diversi saranno i giocatori del Napoli, impegnati in tutto il mondo con le proprie rappresentative. Impegni che il Napoli aveva provato ad annullare, visto i gravi rischi di contagio che correranno tutti i nazionali, che saranno costretti a girare per l’Europa e in Africa, ma la Uefa non ha volutodare ascolto a chi, come De Laurentiis e altri presidenti, avrebbero gradito spostare tutti gli impegni non di club a fine stagione, anticipando la fine dei campionati nazionali.
Sfida delicata per il Napoli, che deve sterzare dopo l’improvvisa, inaspettata e anche immeritata sconfitta in casa contro il Sassuolo, e dopo la vittoria in Europa League contro il Rijeka che non è stata in ogni caso brillante con gli azzurri che sono andati sotto e poi l’hanno ribaltata con un pizzico di fortuna. Infuriato Gattuso nell’intervallo di Fiume, che non tollera più inizi di match dove gli azzurri prendono sotto gamba l’impegno, con ritmi troppo lenti , prestando il fianco a squadre come il Rijeka, lo stesso Sassuolo di domenica scorso, approfittano di un Napoli poco aggressivo, che dovrebbe fare della velocità e della voglia di lottare su ogni pallone le armi migliori.
Problemi evidenti emersi proprio nella circolazione del pallone a centrocampo, dove la prestazione giovedì di Lobokta nella mediana a due con Demme è stata totalmente insufficiente, ma anche domenica la mediana formata da Fabiàn e Bakayoko non è stata capace di fornire assistenza alle punte e agli esterni apparsi in difficoltà. Importante sarà il recupero dal primo minuto del capitano, quell’Insigne che finalmente appare indispensabile anche agli occhi dei tifosi azzurri, sempre critici nei confronti di Lorenzo, ma fondamentale sarà il ritorno al gol dei centravanti, con Osimhen e Mertens che non segnano dalla partita contro l’Atalanta. Proprio Mertens è stato uno dei più attivi in Europa, fornendo assist per il pareggio di Demme e colpendo una traversa, mentre Osimhen appare ancora acerbo e poco freddo sotto porta come si è visto contro il Sassuolo, quando solo davanti a Consigli si è divorato il gol del vantaggio dopo pochi minuti. Ma le lacune sono apparse anche in difesa, dove gli azzurri concedono troppo agli avversari, capaci di sbloccare le partite alla prima occasione da rete, come contro l’AZ, Sassuolo e Rijeka. Forse per eccesso di sicurezza, come per Manolas o per Koulibaly o per errori di valutazione come il rigore causato da Di Lorenzo al Sassuolo.
Domani si attende pertanto un cambio di passo per gli azzurri a Bologna, che non vincono al Dall’Ara dal 2017 quando i rossoblù furono travolti per 3-0 con reti di Callejon, Mertens e Zielinski, mentre lo scorso campionato ( in realtà a luglio scorso) vide il Napoli impattare 1-1 con il vantaggio iniziale di Manolas rimontato da Barrow. Probabile turnover per Gattuso, che dovrebbe schierare dal primo minuto Ospina tra i pali, con Manolas e Koulibaly centrali, Di Lorenzo e Mario Rui esterni. A centrocampo tornano Bakayoko e Fabiàn Ruiz, mentre dietro Osimhen, che torna al centro dell’attacco, Insigne, Mertens e Politano, in vantaggio su Lozano.
Fischio di inizio alle ore 18. Arbitra il sig. Pasqua di Tivoli.