Il derby di Milano è rossonero: lo decide un doppio Ibrahimovic e all’Inter non basta il temperamento dello straripante Lukaku. Milan solo in testa alla classifica, da rivedere l’Inter. Nel suo 3-4-1-2, Antonio Conte si affida a Lautaro e Lukaku in attacco, lasciando ancora una volta fuori Eriksen a centrocampo, nonostante il grande stato di forma del danese a segno tre volte in una settimana in nazionale. Barella alle loro spalle, in mezzo c’è Perisic a sinistra, nonostante la botta al ginocchio con la Croazia, Hakimi dalla parte opposta, Vidal e Brozovic centrali. Qualche sorpresa la regala Stefano Pioli che rilancia dal primo minuto Zlatan Ibrahimovic dopo lo stop dovuto al Coronavirus. Alla sua sinistra Rafael Leao, vera sorpresa tra i titolari del derby, mentre Saelemaekers e Calhanoglu sono gli altri interpreti alle spalle dello svedese. Kessié e Bennacer davanti al poker di difesa composto da Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez, a protezione di Gigi Donnarumma.
Che partenza il Milan. L’Inter è disordinata in avvio, lascia troppi spazi al Milan. Calabria è sempre libero con i nerazzurri che non riescono a chiudere e così il Milan, tre passaggi e si ritrova nella sedici metri nerazzurra. Kolarov fatica ad entrare in partita, commette subito un fallo ingenuo in scivolata di Ibra: Mariani non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri Handanovic ipnotizza lo svedese che ribadisce in rete dopo la parata del portiere nerazzurro: 1-0 Milan. L’Inter accusa il colpo e fatica a reagire. Il Milan capisce la difficoltà dell’avversario e prova l’affondo. Gli esterni nerazzurri sono burrosi, Leao scappa sulla sinistra e quando la mette in mezzo taglia fuori tutta la retroguardia interista, con palla che arriva a Ibra che deve solo appoggiarla dentro: 2-0 e Inter stordita dalla partenza lanciata dei rossoneri.
Inizio travolgente del Milan, con i nerazzurri che però esco fuori a ridotto della mezz’ora. E la riaprono nel momento in cui la formazione di Conte comincia a pressare con più intensità . Kolarov, per farsi perdonare dell’errore in occasione del vantaggio rossonero, sfonda a sinistra, vede Perisic che la mette in mezzo senza pensarci troppo. Donnarumma esce a vuoto e in agguato c’è Lukaku che non perdona. E intanto cresce l’Inter, Lautaro è un fulmine di guerra, Barella avanza il baricentro e gioca a ridosso delle punte. Dietro Romagnoli giganteggia, in mezzo al campo duelli di grandissima intensità. Derby straordinariamente bello. La ripresa diventa più tattica e nervosa nella ripresa. Conte si gioca le ultime carte alla fine, prima con l’ingresso di Eriksen poi con Sanchez che rileva Vidal. In precedenza Mariani prima concede poi revoca un rigore per l’Inter, ma la posizione di Lukaku al momento del contatto con Donnarumma, era irregolare.