Robert Vignola
Sorriso Genoa, con tre punti assai più facili del prevedibile al Dall’Ara. Mihajlovic non sposta di una virgola le sue convinzioni e se questo costa una sconfitta, la si porta a casa. Anche finendo le partite in nove, di cui quattro attaccanti. Questo è Sinisa, prendere o lasciare. E oggi è finita 0-3, con buona pace di chi vagheggiava di Europa. Incidono ben di più i tre colpi d’ala del Grifone verso la salvezza.
La prima metà di primo tempo corre via senza troppi scossoni: supremazia bolognese che si concretizza solo in quattro velleitarie conclusioni centrali (Bani, Schouten, Svanberg, Orsolini), mentre gli ospiti perdono subito Pandev per infortunio (rilevato da Pinamonti) e vanno molto vicini al gol con la deviazione di Sanabria su calcio d’angolo, bloccata da Skorupski sulla linea. L’inerzia della partita cambia al 27′: Radovanovic trova Masiello nel corridoio buono, palla in mezzo e segna Soumaoro. Passano pochi minuti e l’intervento duro di Schouten su Behrani viene sanzionato addirittura col rosso: dal 35′ il Bologna in 10 e sotto di un gol. Mihajlovic non cambia nulla, sperando salga in cattedra qualcuno. A farlo ci prova Skorupski, deviando in angolo un destro violento di Sturaro, e non è un bel segnale. Al 41′ Sanabria parte in contropiede, salta agevolissimamente uno svogliato Poli, entra in area con Danilo attaccato ma raddoppia in diagonale. Intervallo sullo 0-2.
Con il cuore e contro la ragione il Bologna tenta di raddrizzarla riversandosi in avanti anche nella ripresa: prima Poli e poi Svanberg non inquadrano la porta dalla media distanza, mentre Denswil da punizione impegna Perin. Mihajlovic toglie persino un difensore, Bani, e Orsolini per inserire Dominguez e Skov Olsen quando manca mezz’ora al novantesimo, poi ancora l’attaccante Juwara per il centrocampista Svanberg. Il Genoa ha tuttavia la validissima controindicazione della classifica per giocarsela a viso aperto, ed evita accuratamente. Fioccano cartellini, a tentare la via del gol è ancora Barrow. Nel finale Denswil rimedia il secondo cartellino giallo per fallo in area su Biraschi: Criscito trasforma. Il Bologna alla kamikaze si schianta su uno 0-3 che ne ridimensiona forse definitivamente le ambizioni, il Genoa di Nicola con un po’ di mestiere fa leva sugli errori altrui e scaccia le streghe.