The Best Fifa. Leo Messi torna sul tetto del mondo

L’argentino incoronato miglior calciatore del pianeta, mentre la miglior calciatrice è stata eletta l’americana Megan Rapinoe. Jurgen Klopp il miglior allenatore al mondo. Il miglior gol della stagione, con buona pace di Messi, è stato quello segnato da Daniel Zsori con la maglia del Debrecen. Il premio ai tifosi è stato vinto da Silvia Grecco. Miglior portiere donna eletta Sari van Veenendaal, della Nazionale Olandese. Il premio fair play a Marcelo Bielsa, miglior portiere Alisson del Liverpool. Jillian Ellis nominata invece miglior ct femminile.

 

Massimo Ciccognani

MILANO I migliori al mondo sono Virgil Van Dijk e Jurgen Klopp. Con loro anche il portiere Alisson, quale miglior numero uno al mondo. Una serata a tinte rosse, quella della Scala di Milano, in una notte di magia, di incanto, in una location suggestiva e ammaliante che la Fifa ha scelto per premiare i migliori della stagione passata.  A presentare la serata Ilaria D’Amico e Ruud Gullit. E inizia la premiazione del FIFA The Best tra attimi di tensione. Si comincia con il Puskas Award, ovvero il premio riservato al miglior gol della stagione.  Lo vince Dániel Zsóri, attaccante classe 2000, a segno con una splendida rovesciata al terzo minuto di recupero con la maglia del Debrecen contro il Ferencvaros. Tangibile la delusione di Leo Messi e la sua smorfia al momento del verdetto.

Klopp, Guardiola, Pochettino, ma il tecnico de City non è presente. Il verdetto è unanime e chiaro. Vince Jurgen Klopp che ha riportato il Liverpool sul tetto d’Europa. E’ lui il miglior allenatore. “Grazie a tutti – le prime parole del tecnico – a partire dalla mia famiglia. Nessuno vent’anni fa, dieci anni fa, cinque anni fa, si sarebbe potuto aspettare che stasera fossi io. Sappiamo che lavoro incredibile abbiate fatto sia tu, Mauricio, che Pep, devo ringraziare il Liverpool: chi non lo ama non ha cuore. No, scherzo. Devo ringraziare la proprietà, ma soprattutto i giocatori: un allenatore è bravo quanto lo sono i suoi giocatori e io sono davvero orgoglioso di allenare un gruppo così fantastico. Voglio sfruttare questo palco: non capisco al 100% i premi individuali, ma lo prendo perché sono qui in rappresentanza di tante persone. Noi siamo dei fortunati, e ci sono tante persone che non sono così fortunate: posso annunciare con orgoglio che da oggi sono un membro della Common Goal Family. Se non sapete cosa sia, cercate su Google”.

L’emozione si fa strada quando viene assegnato il premio dedicato ai tifosi. A vincerlo è Silvia Grecco, la mamma di Nikollas, giovanissimo tifoso del Palmeiras, cieco dalla nascita. Per questo, sua madre lo accompagna sempre allo stadio e gli racconta cosa succede in campo. Una storia che ha emozionato il mondo, e anche la Scala: prolungato applauso della platea. A premiarla Laura Georges e Andrea Pirlo.”Siamo qui in rappresentanza di tutti i tifosi del mondo – spiega la donna brasiliana – e di tutte le persone con disabilità. Il calcio può cambiare la vita: un giornalista di Tele Globo ha raccontato la nostra storia a tutto il mondo. E grazie a questo oggi io posso parlare al mondo del calcio: le persone con disabilità esistono. Vanno amate, rispettate, aiutate. Sono grata a Dio per poter parlare al mondo non solo di mio figlio, ma di tutte le persone al mondo con disabilità”.

Si prosegue con il miglior portiere donna. A vincere è Sari van Veenendaal, estremo difensore dell’Olanda nell’ultimo Mondiale: “C’era una ragazza che sognava di giocare per i grandi club d’Europa. Ora può non soltanto giocarci, ma anche essere votata come miglior portiere”, le sue parole intrise di grandissima emozione.

Il premio Football Fair Play Award,  per il comportamento più corretto va a Marcelo Bielsa e al suo Leeds, per aver concesso all’Aston Villa di pareggiare dopo essere passati in vantaggio con l’uomo a terra. Il tecnico non è presente al Teatro alla Scala per ricevere il premio, al suo posto il capitano Liam Cooper e l’assistente Benoit Delaval.

In mezzo anche un intermezzo tra Ruud Gullit e Fabio Capello, con il tecnico a raccontare un episodio dei tempi del Milan è l’ex centrocampista olandese: “Litigammo nello spogliatoio perché avevamo visioni diverse, ma volevamo vincere entrambi. Poi abbiamo sviluppato una buona relazione”.

Questa invece la Top 11 femminile: Sari van Veenendaal, Lucy Bronze, Nilla Fischer, Wendie Renard; Kelly O’Hara, Amandine Henry, Julie Ertz; Marta, Megan Rapinoe, Rose Lavelle; Alex Morgan. Delusione per la nostra Gama che tanto bene ha fatto con i colori azzurri al mondiale di Francia.

Ed eccoci al miglior portiere. In corsa Alisson del Liverpool, Ederson del Manchester City e ter Stegen del Barcellona. E il Liverpool va ancora a segno visto che ad essere eletto è l’ex Roma Alisson che con i Reds ha vinto la Champions League.”È un grande onore ricevere questo premio, è un premio per tutto quello che ho fatto nella mia vita per essere qui. Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie, mia figlia Elena e mio figlio Matteo. Mi hanno tutti portato qui, sono grato a loro per essere qui e per ricevere questo premio. Spero di rappresentare tutti i brasiliani che sognano di diventare calciatori: non desistete, lottate per il vostro sogno. Grazie a tutti”.

E’ toccato poi a Josè Mourinho premiare il miglior allenatore femminile. A vincere il The Best women’s football coach, è stata Jillian Ellis, ct degli USA campioni del mondo.

E’ toccato poi alla Top 11 maschile:. Ma ecco la formazione ideale: Alisson; Ramos, De Ligt, Van Dijk, Marcelo; Modric, De Jong; Mbappé, Messi, Hazard; Cristiano Ronaldo (unico assente questa sera).

Ed infine, quale ultimo atto, ma non ultimo, l’incoronazione del miglior calciatore al mondo per la Fifa. Uno tra Cristiano Ronaldo, Messi e Van Dijk. La mancanza di Cristiano è un indizio severo, corsa a due tra Messi e Van Dijk. A premiare il presidente della Fifa, Gianni Infantino che ha parlato di “tre giocatori che fanno battere il cuore”, ma ancor prima ha bacchettato l’Italia per il problema razzismo. “Voglio dirlo. In Italia, nel mio Paese: ieri, di nuovo, abbiamo assistito a un episodio di razzismo. Questo non è più accettabile: dobbiamo dirlo. Dobbiamo dire no al razzismo, in qualsiasi forma. Né nel calcio, né nella società. Ma non dobbiamo solo dirlo: dobbiamo attivarci per cacciare il razzismo via dal calcio e via dalla nostra società”. E poi la premiazione. Nonostante i pronostici fossero tutti per l’olandese, vince Leo Messi, accolto anche da qualche fischio in platea. Emozionato l’argentino. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno votato per me. La verità è che penso che i premi individuali sono una cosa secondaria, prima viene il collettivo. Però è unico vedere mio figlio qui, è straordinario poter dividere questa gioia con lui”.

A seguire anche la miglior calciatrice al mondo. Dopo Messi, a vincere è la stella Usa Megan Rapinoe che ha battuto le connazionali Alex Morgan e Lucy Bronze. E poi, giù il sipario.

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