Champions. Barella toglie le castagne dal fuoco: lo Slavia Praga blocca l’Inter

L’Inter fatica terribilmente con lo Slavia Praga e alla fine – per come si era messa – strappa un punto importante. I cechi dovevano essere la squadra cuscinetto, così non è stato. Gli ospiti infatti sono impeccabili dal punto di vista dell’atteggiamento e della disposizione in campo: una manovra di corsa e sostanza, ma anche efficacemente tattica. Una prestazione di spessore e decisione. Caratteristiche che imbrigliano i nerazzurri, in affanno quando si tratta di trovare spiragli e di alzare nettamente il ritmo. La sblocca l’acuto di Olayinka, lesto e astuto nel segnare dopo la super respinta di Handanovic. Barella, in pieno recupero, segna un gol preziosissimo, dando linfa vitale alla Beneamata. Finisce 1-1 a San Siro. In attesa di Borussia Dortmund-Barcellona: il cammino si complica fin dall’inizio, ora sarà vietato sbagliare.

CONTE SI AFFIDA A LAUTARO-LUKAKU, TORNA D’AMBROSIO                                                                                               Per la prima in Champions, Antonio Conte conferma il suo affidabile e collaudato 3-5-2: in difesa torna D’Ambrosio che, insieme a de Vrij e a Skriniar, forma la linea difensiva a protezione di Handanovic. Novità a centrocampo. Spazio a Gagliardini, fiducia totale a Brozovic e a Sensi. Sugli esterni Candreva e Asamoah vincono i ballottaggi con Lazaro e Biraghi. Davanti Lautaro-Lukaku. Trpisovsky propone invece il 4-2-3-1 per fronteggiare l’undici nerazzurro.

SLAVIA, OSSO DURO Lo Slavia Praga ha un buon approccio al match, grazie ad un pressing e a una gestione cosciente. Non a caso è di Stanciu la prima conclusione del match. Detto del carattere ospite, gli interisti iniziano gradualmente ad alzare il baricentro, ma soprattutto ad aumentare l’intensità. La Beneamata è molto pericolosa da palla inattiva con de Vrij prima e con D’Ambrosio poi, anche Lautaro ha una ghiotta occasione: il Toro si costruisce una bella palla gol che finisce di poco a lato. Da evidenziare anche le varie giocare di Sensi, sempre brillante nei passaggi ed efficiente nel recupero che fa scattare un importante contropiede. Nonostante queste situazioni, lo Slavia Praga è ben disposto sul rettangolo verde. I cechi si rivelano un’avversario tutt’altro che morbido: il loro atteggiamento imbriglia le iniziative offensive milanesi. Handanovic, non trovando nessun compagno, rischia tantissimo sulla pressione di Olayinka, il punto di riferimento dei biancorossi. Il coefficiente di difficoltà della partita, viene simboleggiato dal dato del possesso palla: 52% in favore dei padroni di casa, 48% per gli ospiti, insomma, un perfetto equilibrio.

INTER DELUDENTE, SLAVIA DETERMINATO La ripresa inizia subito con un brivido. Sul cross velenoso di Sensi, Lautaro non riesce a ribadire in rete – dopo un controllo non perfetto – e Kolár è attento nell’intervento. Il primo cambio – costretto – è quello relativo a Candreva e Lazaro. L’ex Lazio deve uscire per via di una contusione alla spalla. Nonostante la differenza qualitativa tra le due squadre, gli ospiti continuano testardamente a tenere botta, optando su scelte di gioco sapienti. L’audacia e la determinazione dello Slavia Praga vengono premiate. Incredibilmente, i biancorossi, passano in vantaggio a San Siro: Olayinka è abile e lesto nel ribadire a rete la respinta miracolosa di Handanovic. Il gol gela lo stadio. L’undici di Trpisovsky non si ferma qui. Stanciu fa ancora paura da calcio di punizione. Antonio Conte decide di smuovere le acque: dentro Barella e Politano, fuori Brozovic e uno spento Lautaro. I biancorossi rimangono lucidi e preparati, chiudendo ogni spazio. Va evidenziato che, la proposta di calcio dello Slavia Praga, non è basata sul “catenaccio”, ma sulla sostanza e sulla fisicità. Ovviamente la determinazione e la decisione dei cechi fanno la differenza. Il tempo passa inesorabilmente, ci provano senza successo D’Ambrosio e Barella.

LAMPO BARELLA Negli “immensi” otto minuti di recupero, s’accende l’Inter. Sensi colpisce la traversa da calcio di punizione, ma sugli sviluppi del calcio piazzato, arriva l’episodio giusto. Barella è caparbio e firma il suo primo gol in maglia nerazzurra, un gol dal peso incredibile. La Beneamata acquista energia e ci prova: Lukaku da pochi passi non segna. Alla finisce è 1-1 tra Inter e Slavia Praga. Per come si era messa, il pari è un risultato positivo. Certo è che, da questo momento, i dettagli e la concentrazione saranno elementi ancor più decisivi.

 

 

 

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