Augusto Riccardi
Maurizio Sarri è pronto a tornare in pista o meglio, in panchina. Dopo la partita in famiglia di Villar Perosa, il tecnico bianconero non è mai andato in panchina nelle prime due gare di campionato, complice una polmonite. Ma adesso è pronto a tornare e guidare i suoi dalla panchina. La prima volta in una gara ufficiale, sarà sabato prossimo alle ore 15 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, uno stadio che nel tecnico ex Napoli e Chelsea non rievoca certo ricordi positivi, anche se lo scudetto 2018, per ammissione dello stesso Sarri, il Napoli lo perse in albergo e non al Franchi. E così, la Juve, ligia alla scaramanzia, ha evitato di occupare lo stesso hotel dove Sarri e il Napoli alloggiarono nella notte del 28 aprile 2018, quando davanti alla tv videro i campioni d’Italia battere l’Inter in rimonta e il giorno dopo vennero travolti 3-0 dalla Fiorentina. Ieri Sarri era in campo alla ripresa degli allenamenti a studiare come iniziare dal “vivo” nella maniera giusta. E lo ha fatto alla sua maniera, lavorando sodo al fianco dei suoi ragazzi, perché stavolta vuole evitare brutte sorprese contro una Fiorentina che sarà pure arrabbiata (0 punti nelle prime due uscite, complice la sconfitta interna con il Napoli all’esordio e poi nuovo ko a Marassi contro il Genoa), ma che Sarri e la Juve vogliono ridurre ai minimi termini, non solo vincendo, ma anche giocando bene. Quello che interessa alla Juve che ha preso Sarri proprio per questo.