L’Inter di Antonio Conte supera il difficile e complicato esame di Cagliari, vincendo la seconda partita consecutiva. I nerazzurri offrono la loro consueta aggressività ed intensità, ma si trovano davanti una squadra mai doma. Non a caso, Joao Pedro pareggia i conti nella ripresa dopo il gol di Lautaro. Un numero pazzesco di Sensi regala provoca poi il rigore, trasformato perfettamente da Lukaku. Rammarico in casa rossoblù per la seconda sconfitta di fila, tra l’altro subite entrambe alla Sardegna Arena. L’Inter mostra carattere e raggiunge la Juventus in classifica.
Le scelte Maran manda subito in campo il nuovo acquisto Olsen, mentre Pisacane, Ceppitelli e Klavan compongono la linea difensiva a protezione dello svedese. A centrocampo ci sono tutti i nuovi acquisti ovvero Nandez, Rog, Nainggolan, sulle corsie spazio a Ionita e a Pellegrini. Davanti l’insolito tandem Joao Pedro-Cerri. Il modulo dei sardi è il 3-5-2 complice le assenze, come quello classico e consueto di Antonio Conte che si affida ancora a D’Ambrosio – fresco di convocazione in Nazionale – a Ranocchia e Skriniar a protezione di capitan Handanovic. La zona nevralgica è quella già vista nella prima giornata: Vecino-Brozovic-Sensi, Candreva e Asamoah laterali. Davanti Lautaro-Lukaku.
L’incornata del Toro Match bloccato inizialmente, con l’Inter che gestisce il pallone ma non riesce a trovare lo spazio idoneo per colpire. Il Cagliari risponde disponendosi diligentemente e marcando efficientemente. Lukaku comunica molto bene prima con Vecino e poi con Lautaro, ma i sud americani non graffiano nelle loro conclusioni. Sono molteplici i duelli a centrocampo, i rossoblù fanno densità, al fine di bloccare le avanzate nerazzurre. La Beneamata passa però in vantaggio: Lautaro Martinez è abile di testa a sfruttare il perfetto cross di Sensi. Dopo un sostanzioso controllo al VAR – per verificare l’eventuale fuorigioco – Mariani convalida. Pisacane tiene infatti in gioco l’attaccante argentino. Provano a reagire i padroni di casa, spingendo sulle fasce con Luca Pellegrini.
Carattere rossoblù La determinazione del Cagliari nel voler pareggiare è tangibile dal gol di Lautaro. Dopo molta imprecisione nella prima frazione, Nandez si carica sulle spalle la squadra e al culmine di un gran guizzo, effettua un assist al bacio per Joao Pedro che, con astuzia, batte Handanovic. I nerazzurri cercano di rialzarsi, uno dei più attivi è sempre Stefano Sensi, sempre nel vivo del gioco. I sardi lamentano un fallo di rigore per il tocco di Brozovic con il gomito, l’arbitro lascia proseguire. Conte decide di cambiare le carte in tavola, inserendo Barella per Vecino.
Magia Sensi Nel momento di maggiore difficoltà, è ancora un super Sensi a rendersi protagonista. Una veronica d’alta scuola da parte dell’ex calciatore del Sassuolo, costringe Pisacane al fallo in area e dunque al calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Romelu Lukaku che, con freddezza, spiazza Olsen e riporta in vantaggio l’Inter. Nel finale il belga ha un’altra opportunità, ma non concretizza. Forcing finale dell’undici di Maran che ci prova fino alle fine, con Cigarini e con il Cholito Simeone. Finisce con la Beneamata che passa a Cagliari, una prova di carattere.