L’Inter festeggia alla grande l’ultimo impegno nell’International Champions Cup, superando i vice campioni d’Europa del Tottenham. I nerazzurri passano a Londra, nel nuovo maestoso impianto dei londinesi, dimostrando carattere e a sprazzi buone idee ed interessanti trame di gioco. Gli uomini di Conte vanno immediatamente sotto, Lucas infatti rompe subito il ghiaccio. Gradualmente cresce l’intensità milanese, con gli errori che diminuiscono e la determinazione che aumenta. Esposito serve egregiamente Sensi che, davanti a Lloris, è freddo e preciso. Nella ripresa la Beneamata è più propositiva, il Tottenham ha infatti più difficoltà nel presentarsi davanti ad Handanovic. Alla fine gli interisti la spuntano alla lotteria dei calci di rigore, Joao Mario sigla il tiro dagli undici metri decisivo.
Subito Lucas Neanche il tempo di iniziare, che il Tottenham, colpisce: Lucas Moura, dopo un contropiede fulmineo condotto da Lamela batte Handanovic, rompendo subito gli indugi. Il brasiliano, vecchio pupillo dei nerazzurri, siglò il gol – lo scorso dicembre – al Campo Nou che condannò gli interisti nell’uscita dalla Champions League. L’approccio londinese è aggressivo ed intenso, la Beneamata soffre le avanzate e la disposizione degli Spurs. Gli errori in fase di impostazione non aiutano la squadra nerazzurra a trovare spiragli interessante.
Ancora Sensi Dopo un inizio non propriamente esaltante, l’undici di Conte comincia a trovare le giuste misure. Brozovic colpisce un palo clamoroso, ma trasmette consapevolezza nei suoi compagni. Non a caso, superata la mezz’ora, Esposito sforna un assist prelibato per Sensi, l’ex Sassuolo è freddo e trafigge Lloris, pareggiando così i conti. Il primo tempo si chiude sull’uno a uno. Nel finale della prima frazione, Ndombele sfodera la sua forza, mentre un propositivo Esposito è ancora attivo: il classe 2002 conferma le sue doti.
Buoni ritmi Nella ripresa Antonio Conte manda dentro Barella e Politano, rispettivamente al posto di Gagliardini ed Esposito. Pochettino si affida invece ad Alderwereild al posto di Vertonghen – il belga seguito dalla Roma – con Eriksen che prende il posto di Sissoko. A differenza dell’approccio poco produttivo del primo tempo, l’Inter torna in campo assumendo un carattere più deciso condito da giocate più fluidi. Perisic si muove tantissimo non trovando il guizzo giusto, mentre Candreva e Dalbert arano le proprie corsie. Nonostante questi buoni aspetti da evidenziare, i nerazzurri non graffiano. Anzi, rischiano tantissimo. Brozovic è costretto agli straordinari, intervenendo in modo provvidenziale sul tiro di Lamela, dopo l’errore di Handanovic. Arriva anche il turno di Son, mentre finisce il match per Kane. Il capitano nerazzurro riscatta il disimpegno precedente con un intervento pronto e reattivo su Son. I tecnici effettuano un’altra ondata di cambi, lanciando vari giovani. Si vede anche Agoume negli interisti. Nulla di fatto, si decide tutto ai rigori.
Rigori Eriksen (parato), Puscas (parato), Son (gol), Ranocchia (gol), Nkoudou (gol), Dimarco (gol), Alderwereild (gol), Politano (gol), Skipp (parato), Joao Mario (gol).