Farias e Dragowski tengono a galla l’Empoli per la salvezza: piegata una deludente Fiorentina

Diego Farias trascina l’Empoli e decide il derby con la Fiorentina. Tre punti d’oro per gli azzurri che rimangono aggrappati alla scia salvezza: – 2 dall’Udinese e -3 dal Genoa impegnata oggi con la Roma. Vittoria permessa anche dalla strepitosa prestazione di Dragowski, portiere guarda caso di proprietà dei fiorentini. Interventi puntali, d’istinto e di pregevole fattura. L’undici di Montella stecca ancora, sciupa ghiotte occasione e non punge. Il poco cinismo sotto porta è riemerso per l’ennesima volta in questa stagione.

Scelte di formazione Andreazzoli schiera il suo 3-5-2 con Veseli, Silvestre e Nikolaou a protezione di Dragowski. A centrocampo spazio alla fisicità di Traoré e alla fiammate di Benancer e Krunic con Di Lorenzo e Pajac sugli esterni. In attacco c’è il tandem complementare Farias-Caputo. Montella opta invece sul 4-3-3: Chiesa parte dalla panchina a causa dei problemi fisici accusati in settimana, il tridente offensivo è formato da Mirallas-Simeone-Muriel. Lafont difende la porta, mentre la difesa è composta da Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi. In cabina di regia viene posizionato Edmilson con Benassi e Veretout a supporto.

Match bloccato I primi 45′ di gioco sono costellati da numerosi errori in fase di gestione del pallone. Una delle conseguenze di tale aspetto, è la poca incisività sotto porta. Pronti e via. Al primo minuto Caputo effettua una velenosa conclusione, Lafont para, Traoré ci riprova ed Irrati fischia rigore per il presunto tocco con il braccio di Pezzella. Dopo l’on field review, il direttore di gara revoca la sua decisione. La Viola vuole dare un’energia decisa al match. Muriel è il più pericoloso con tiri insidiosi, Dragowski è sempre reattivo. Arriva anche il turno di Simeone che, per poco, non trova l’impatto con il pallone. Più Fiorentina, ma le varie trame in un modo o nell’altro vengono neutralizzate.

Cuore Empoli La ripresa si apre in modo decisamente più vibrante. Entrambe le squadre offrono più spunti offensivi, cercando verticalizzazioni. La Fiorentina cerca subito di impensierire la retroguardia azzurra nel giro di pochi minuti. Biraghi e Benassi mettono a dura prova l’istinto di Dragowski, autore di una partita chirurgica. Sale in cattedra anche il Cholito, ma anche in questo caso l’esito è il medesimo. Dopo molteplici azioni fiorentina, arriva il gol dei padroni di casa. Cross delizioso di Di Lorenzo e colpo di testa impeccabile di Farias: equilibri rotti. Montella vuole smuovere le acque, dentro prima Chiesa e poi il giovane Vlahovic rispettivamente al posto Mirallas e Muriel. Nel finale la copertina se la prende, ancora una volta, Dragowski: parate decisive tra cui quella provvidenziale su Vlahovic. Grandissima la parata anche di Lafont su Di Lorenzo nel finale. I padroni di casa tengono botta, piegano la Fiorentina e si aggiudicano il derby: la salvezza è ancora possibile. La Viola stecca ancora.

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