Io tifo Lazio. “Crediamoci fino alla fine”

Francesco Cortellessa *

 

La girandola di emozioni di questa settimana è la perfetta descrizione di questa stagione della Lazio. Dopo aver compiuto una grande impresa a Milano contro l’Inter, ci siamo sciolti come neve sotto il sole di fronte all’esame SPAL. Un risultato che purtroppo quasi va a vanificare gli sforzi di San Siro, rimettendo la Lazio in una posizione difficile per la corsa Champions. I fantasmi di Crotone aleggiano così nelle stanze di Formello, c’è la consapevolezza di aver buttato all’aria una grossa occasione. Ma fermi tutti, non pensate che la Lazio meritasse di perdere con la SPAL, assolutamente no. E’ successo ciò che stranamente accade ogni qualvolta la Lazio si sta giocando una partita che può cambiare le sorti del suo campionato. E’ gia successo con il Torino, sempre in questo campionato, si è ripetuto mercoledì. Non si può decretare un rigore così, non perché lo dica io ma perché oggettivamente è ai limiti del paranormale quanto visto a Ferrara. Abbiamo un giocatore che ammette all’arbitro di essersi buttato in area di rigore, (per evitare di prendere un giallo per simulazione) e una VAR che interviene in quello che non è un chiaro e clamoroso errore dell’arbitro. Ecco, adesso credo si sia toccato il limite. Non è possibile che contro di noi avvengano sempre decisioni che poi facciano giurisprudenza, situazioni al limite dell’imbarazzante che vengono taciute misteriosamente. Non oso immaginare se un rigore come quello fischiato a Patric fosse stato fischiato contro la Roma, l’Inter o il Milan, probabilmente Guida e Orsato sarebbero stati messi alla gogna pubblica. Invece stavolta no, stavolta c’è la Lazio, chissenefrega. Ovviamente i nostri ragazzi non hanno giocato assolutamente bene, hanno buttato al vento una chance per fare un salto di qualità come già successo in passato, ma di sicuro non meritavano la sconfitta. Visto poi lo scorso anno, visto quanto ha pesato anche un solo punto, ciò che hanno combinato Guida e Orsato rischia di risultare pesantissimo per le sorti europee. Ci si chiede il perché accadano errori cosi pacchiani, il perché quando ci siamo noi di mezzo non esistano protocolli o procedure, bensì interpretazioni ridicole. E ce lo stiamo chiedendo da troppo tempo, non va bene. Vogliamo solo giocarci ad armi pari un posto per la prossima Champions League, se non ci arriveremo per demeriti nostri sarà giusto cosi. Rimanere un altro anno con il dubbio che fattori esterni abbiano inciso sul nostro cammino, quello no, non possiamo tollerarlo più, ci è bastato lo scorso anno.
Detto questo, si riparte subito Domenica, più cattivi che mai. Sia d’esempio l’Atalanta che con 4 gol in 15 minuti si sbarazza del Bologna e si candida seriamente per il quarto posto (che meriterebbe). Abbiamo bisogno di riprendere subito il cammino e lasciarci alle spalle questa folle settimana, che ci ha visto passare dalle stelle alle stalle. Tutti uniti dunque per queste ultime finali, la Lazio ancora c’è e sta a tutti noi far sentire l’appoggio a questi fantastici ragazzi che ancora  una volta ci stanno regalando la possibilità di credere fino alla fine.

* tifoso Lazio

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