Pirlo: “Kean è l’uomo giusto per Nazionale. C’era la possibilità di affiancare Mancini”

Mai banale, sempre schietto e diretto. Andrea Pirlo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha toccato molte tematiche attuali senza tralasciare ovviamente il discorso Nazionale ed i discorsi relativi alla Juventus e alle milanesi (le tre big italiane in cui ha giocato).

Capitolo Juventus “Ci sono tanti episodi che ti fanno capire che è l’anno giusto. Aver eliminato l’Atletico in quel modo che avrebbe giocato la finale in casa, l’uscita del Real Madrid. La Juve secondo me è più forte del Barcellona ma occhio al City che è pericoloso”.

Caso Icardi “L’Inter resta, chi non gioca perde valore, se Icardi fosse stato ancora fermo chi lo avrebbe voluto più? Come rientrerà dopo essere stato fermo così tanto? Lautaro è più completo e fa giocare meglio la squadre mentre Icardi è più uomo gol. Possono giocare insieme. I procuratori dovrebbero sempre andare in sede a parlare con la società. Dovrebbe essere tutto meno social e ci sarebbero meno problemi”.

Addio Higuain “L’addio a Higuain per come stanno andando le cose è un guadagno. Piatek è giovane e segna quasi sempre. E’ cattivo sotto porta mi ricorda Inzaghi. Sembra sapere sempre dove vada il pallone”.

Nazionale “Assistente di Mancini? Non hanno voluto per un conflitto di interessi con il mio ruolo di talent a Sky. Per me non c’era conflitto e loro sapevano tutti. Inizialmente mi avevano detto che non ci sarebbero stati problemi. Nessun rancore ma un pò mi è dispiaciuto. Balotelli? Forse ha capito che deve mettersi nella giusta careggiata. Al momento è giusto chiamare Kean sfrutta la fiducia e fa spesso gol. Mica poco”.

 

 

 

 

 

 

 

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