Gianluca Malavisita
La Lazio cade al Ferraris di Genoa e si allontana dal quarto posto, saldamente nelle mani del Milan, vincente nell’anticipo di ieri contro l’Atalanta di Gasperini. Alla rete di Badelj nel primo tempo rispondono Sanabria e Mimmo Criscito, che al minuto 94 regala ai suoi un’importante successo in chiave salvezza. Inzaghi con la formazione obbligata dai tanti infortuni non rinuncia al tanto amato 3-5-2 e schiera Strakosha in porta; Patric fa il terzo di destra con Acerbi e Radu a completare la difesa a tre; Marusic e Lulic i quinti di centrocampo con l’inedito terzetto di centrocampisti formato da Cataldi, Badelj e Romulo; nota lieta in attacco, con Immobile che recupera e affianca il Tucu Correa per provare a scardinare la difesa genoana. Prandelli risponde col 4-3-3 composto da Radu in porta; Biraschi, Romero, Zukanovic e Criscito; centrocampo con Rolon, Radovanovic, Lerager; e terzetto offensivo con Lazovic e Kouame ai lati di Sanabria.
Partita brutta nei primi quarantacinque minuti, con le due squadre che sbagliano tanto in appoggio a centrocampo non riuscendo a creare palle gol degne di nota. Il movimento senza palla è poco e solo nel finale si assiste a qualche sussulto. Il primo tiro verso la porta avversaria è targato Romulo, con l’ex genoano che al ’14 arriva alla conclusione (debole) dopo un buon giropalla al limite dell’area. Risponde al ’24 Kouame, Prandelli chiede ai propri giocatori di coinvolgere di più l’esterno d’attacco, che arriva al tiro dal vertice dell’area di rigore alto sopra la traversa.
La gara comincia a vivacizzarsi e il Genoa ci prova direttamente da rimessa laterale, con Acerbi che spizza di testa ma la mette sui piedi di Rolon che arriva al tiro di prima deviato bene da Strakosha in angolo. Occasione anche per i biancocelesti che rispondono con Romulo (uno dei più attivi fra i suoi). Lulic crossa bene da sinistra una palla insidiosa, e l’inserimento dell’italo-brasiliano è perfetto. Meno la conclusione che arriva più di spalla che di testa, favorendo l’iintervento comodo di Radu. Pochi minuti dopo il i rossoblu sprecano un buon contropiede. Lo scivolone di Acerbi favorisce la ripartenza di Sanabria. L’attaccante entra in area e tira con il destro sotto le gambe di Radu ma Strakosha è attento nella parata con i piedi. Poi l’episodio che sblocca la partita. minuto ’43 e grande gol di Milan Badelj. Bello lo scambio con Immobile al limite dell’area e ancor di più le finte di corpo con le quali il centrocampista croato si libera prima di Rolon e poi di Zukanovic arrivando alla conclusione sulla quale Radu stavolta non può nulla. Si va negli spogliatoi con il vantaggio biancoceleste e la partita che comunque rimane aperta. Nel secondo tempo Parandelli cambia modulo e si affida alla fantasia di Bessa dietro le punte, con Lazovic che gli lascia il campo. Ma è la Lazio che va vicina al raddoppio con Correa. Cataldi lancia il contropiede e i due attaccanti duettano bene al limite dell’area di rigore col Tucu che arriva alla conclusione radente il palo alla destra di Radu. L’estremo difensore è costretto al miracolo che tiene in vita i suoi. Poi ci riprova Badelj, che trova la traversa con un tiro fantastico dal limite dell’area. Il Genoa non libera l’area sugli sviluppi di un corner che il centrocampista croato si coordina bene per la conclusione di esterno destro al volo, col pallone che si stampa sul legno alto della porta rossoblu. Il Genoa cresce fisicamente e la Lazio cala chiudendosi troppo dietro. Il pareggio arriva sugli sviluppi di un corner con Leiva (subentrato a Radu infortunato) rinvia malamente sui piedi di Sanabria rimpallando la sfera sulla quale Strakosha non può nulla. La partita si fa ancora più spezzettata e Pandev (subentrato a Lazovic) crea scompiglio nella retroguardia biancoceleste. La Lazio deve arrendersi allo scadere, con Criscito che trova il gol con una conclusione straordinaria maturata sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo che Caicedo non riesce a rinviare. Palla all’angolino e vittoria per la squadra di casa, con Prandelli che trova il primo successo interno e fa un passo avanti verso la salvezza.