Emozioni e gol: la Fiorentina sbanca il Bentegodi, battuto il Chievo (4-3)

Un’intraprendente e arrembante Fiorentina passa 4 a 3 al Bentegodi. Una partita infinita, spregiudicata, ricca di duelli e di capovolgimenti continui. Sette gol, un rigore parato e numerosi episodi dubbi: emozioni fino alla fine. Un grande Federico Chiesa riesce a dare lo strappo letale al match e in pochi minuti firma la doppietta che decide il match. Grande determinazione mostrata dai toscani che con l’uomo in meno per l’espulsione di Benassi al 59’, da una posizione delicata tirano fuori il meglio. Decisivo Lafont che sul 2 a 3 para il rigore a Pellissier. Nel finale Djordjevic riaccorcia le distanze ma non basta. Sull’altro versante ammirevole l’impegno del Chievo. La salvezza è più che un’impresa ma i clivensi stanno onorando il campionato e soprattutto i tifosi. Di Carlo affida ogni speranza al rombo e alle movenze di Giaccherini per creare superiorità. Pioli conferma il tridente Chiesa-Simeone-Muriel scegliendo Hancko terzino sinistro al posto dello squalificato Biraghi e Norgaard a centrocampo.

Pronti e via. Muriel conferma di essere in grande spolvero firmando dopo pochi minuti il terzo gol in due partite: uno-due velocissimo con Hancko, errore di De Paoli e tocco sapiente per battere Sorrentino. La qualità fiorentina emerge soprattutto all’inizio e permette vari spunti tra le linee. I clivensi provano a reagire dall’immediato svantaggio attraverso la consueta densità nella zona nevralgica unita dalle ripartente condotte da Giaccherini. I veronesi consci delle proprie capacità sfruttano la profondità creata da Pellissier. Il capitano gialloblù, è abile a liberarsi di Vitor Hugo e successivamente, a servire Stepinski. Il numero 9 effettua un tiro velenoso che va a stamparsi sul palo. Non finisce qui. Lafont sbaglia clamorosamente il rinvio dal fondo e Giaccherini ne approfitta siglando il gol del pareggio. Chiffi preferisce tutelarsi con il VAR andando a rivedere direttamente l’azione. Dopo aver consultato personalmente, il direttore di gara annulla per la posizione di Pellissier: la punta sul rinvio tocca la linea dell’area. In un molto molto delicato per i fiorentini, Benassi rimette la marcia sull’acceleratore. L’ex Toro sfodera un gran tiro a giro e la Fiorentina raddoppia. Settimo acuto in campionato per Benassi. Da evidenziare il sapiente movimento di Simeone astuto a sgusciare sul fondo e a fornire poi l’assist preciso. Il carattere del Chievo è però tosto e i padroni di casa non mollano neanche un centimetro. Stepinski sfrutta l’invitante cross di De Paoli e accorcia le distanze prendendo bene i tempi complice la poca reattività dei centrali viola. La prima frazione si chiude tra innumerevoli episodi. Chievo che recrimina per un intervento in area ai danni di Pellissier sugli sviluppi di un calcio di punizione. Nella ripresa il Chievo prolunga il suo atteggiamento propositivo. I gialloblù infatti non ha nulla da perdere e devono giocarsi il tutto per tutto per la disperata salvezza. Dopo il cucchiaio fallito da Muriel lanciato direttamente da Lafont, i clivensi pareggiano l’incontro. Un’altra espulsione per la Fiorentina. Benassi a “para” il tiro di Leris e Cheffi non ha dubbi assegnando il rigore. Pellissier è cinico e spietato e non fallisce l’appuntamento dagli undici metri. Con l’uomo in meno il Chievo si sbilancia per provare il colpaccio. I padroni di casa concedono però spazi per il giusto slancio offensivo e la Fiorentina paradossalmente va vicino al nuovo vantaggio con Chiesa: l’esterno colpisce la traversa sfoderando un tiro potentissimo. E’ solo la premesse al gol, ad un grande gol di Chiesa che scatta tra le linee e con al termine di una grande accelerazione trafigge Sorrentino. E’ una partita infinita. Il Chievo continua a crederci e guadagna un altro calcio di rigore per tocco di Gerson con il braccio in area. Dagli undici metri va ancora Pellissier ma questa volta Lafont si supera e risponde presente. Sembra tutto scritto ma Djordjevic accorcia nuovamente e rimette tutto in discussione. La Fiorentina passa 4 a 3 a Verona in una partita spettacolare, ricca di episodi in bilico fino all’ultimo.