Emozioni e gol al Franchi: 3-3 tra Fiorentina e Samp

Partita vibrante tra Fiorentina e Samp al Franchi. Quando i liguri sembravano certi di aver ottenuto i tre punti, Pezzella fissa in extremis il 3 a 3. I padroni di casa esprimono un calcio vivace, vibrante costellato da continui spunti e numerose verticalizzazioni. Tutto questo è permesso anche grazie alle creazioni di Muriel autore di due capolavori. Il colombiano dopo aver sbloccato il match tramite una progressione inarrestabile, nella ripresa realizza una vera e propria prodezza. Tocco prelibato e geniale per liberarsi di Andersen, altra giocata deliziosa su Sala e sprint fino al gol chirurgico in diagonale. Una magia sensazionale che manda in estasi il pubblico viola. Pesa e non poco l’espulsione di Edmilson dopo il primo gol che lascia in 10 la Fiorentina per più di metà match. La Samp dopo aver capovolto il risultato con la doppietta di Quagliarella, viene beffata nel recupero. Può sembrare paradossale ma alla Viola sta anche stretto il pareggio per quanto dimostrato: voglia, grinta, gioco e sacrificio. Tutto questo come detto, con l’uomo in meno. Giocando in questo modo i sogni europei sono più che leciti. Firenze ha trovato in Muriel il calciatore che può far pensare in grande.

Pioli lancia dal primo minuto il tridente composto da Chiesa, Simeone e Muriel, scegliendo sulla mediana Gerson in posizione di mezzala destra. Solito rombo invece per Giampaolo. Nella disposizione tattica doriana, sulla trequarti agisce Ramirez alle spalle del tandem Quagliarella-Caprari. La Fiorentina vuole subito dare un approccio convinto e deciso al match e pertanto sceglie di velocizzare fin dalle prime battute il palleggio. Le movenze sono corrette ed anche i tempi di gioco, non a caso arrivano due occasioni ghiotte per i fiorentini: prima Edmilson sfodera un bel piazzato dalla distanza e poi Chiesa, non inquadra la porta da dentro l’area da un’ottima posizione. I padroni mantengono il baricentro alto e la Samp soffre il pressing e l’aggressività. Dalla corsia di sinistra giunge un bel servizio per Gerson ma il brasiliano non riesce ad arrivare sul pallone. Chiesa cerca di rifarsi dopo il gol sbagliato. L’esterno sfrutta il lavoro della zona nevralgica e dopo aver eseguito una delle sue accelerazioni, serve al centro Simeone anticipato in modo provvidenziale da Sala. La Samp riscontra qualche problema nel posizionamento difensivo per vie centrali. Il Cholito si inserisce nella retroguardia ospite ma viene fermato dall’abile intervento di Tonelli, decisivo nel deviare l’esecuzione dell’argentino. La lettura e l’aggressività fiorentina, limitano notevolmente il lavoro offensivo della Samp. I blucerchiati sono comunque reattivi nelle poche circostanze a disposizione, a dare del filo da torcere. Nonostante le difficoltà, Quagliarella va su ogni pallone disturbando la costruzione dalla difesa avversaria. Quanto appena detto, permette ai liguri di rendersi pericolosa tramite un’azione rapida: servizio di Ramirez per Caprari e pallone sul secondo palo per Quagliarella che manca l’appuntamento con il gol per un soffio. E’ solamente una breve parentesi quella doriana perché la Fiorentina riprende in mano il pallino del gioco. Dopo essersi scaldato con un tiro al volo da fuori area, Muriel regala la prima gioia ai suoi tifosi. Progressione inarrestabile sulla sinistra, accelerazione fulminea e scaltrezza nella finalizzazione: ingredienti letali. Il colombiano non esulta per rispetto della sua ex squadra. Neanche il tempo di festeggiare che Edmisoln viene espulso per doppia ammonizione, decisiva l’entrata troppo dura su Ramirez dopo il fallo su Praet. La Samp acquista fiducia e sugli sviluppi di un corner, Jankto spara fuori dopo l’uscita sbagliata di Lafont. Quanto appena scritto è solo la premessa al gol del pareggio. Ramirez da calcio di punizione, disegna una traiettoria chirurgica: bacio al palo e pallone in rete. Acuto che arriva da una punizione molto discussa per l’intervento di Veretout su Ekdal. Atmosfera che diventa infuocante alla fine della prima frazione quando Di Bello, lascia correre per un contatto molto dubbio. Nella ripresa Pioli decide di cambiare inserendo Dabo per Simeone e posizionando la squadra con il 4-4-1: Muriel unica punta. Giampaolo sostituisce un nervoso Ramirez per l’ex Saponara. Nonostante l’uomo in meno, la Fiorentina è intraprendente e cerca di sviluppare gioco sugli esterni. Chiesa è chiamato agli straordinari e la Viola si aggrappa a lui. Il numero 25 quando riesce ad abbinare efficacia ai suoi spunti, è difficilmente contrastabile. La Sampdoria invece predilige attendere senza sbilanciarsi troppo. La voglia ed il coraggio fiorentino vengono premiate da una magia e da una meraviglia di Muriel. Il colombiano si gira in battito di ciglia e con un tocco prelibato si libera prima di Andersen e poi Sala. L’epilogo è vincente: scatto sulla destra e diagonale che trafigge Audero. Standig Ovation  e applausi ininterrotti. E’ il turno di Laurini per Muriel per dare nuove energie e per coprirsi. I doriani non ci stanno e dopo aver sofferto, riescono a dare una svolta. Vitor Hugo la tocca con il braccio in area e Di Bello non ha dubbi e assegna calcio di rigore. Dal dischetto Quagliarella non sbaglia e firma il 2 a 2. Non finisce qui. L’attaccante ex Napoli sfrutta d’esperienza il servizio di Gabbiadini e grazie anche un rimpallo, in area è freddo e firma il definitivo 3 a 2. Sembrava tutto scritto ma nel finale Pezzella pareggia i conti e manda in paradiso la Fiorentina. Finisce 3 a 3 un match dagli innumerevoli capovolgimenti ed in discussione fino all’ultimo sgocciolo.