Tim Cup. Domani Bologna-Juve. Allegri spinge i bianconeri: “Cominciamo a fare sul serio”. Inzaghi: “Giochiamocela a testa alta”

La Coppa Italia “è un obiettivo come lo scudetto, come la Champions e come sarà la Supercoppa mercoledì. Dovremo andare a Bologna su un campo difficile, loro cercheranno di fare l’impresa, noi dovremo affrontare la partita nel migliore dei modi sapendo che è una partita secca e per presentarci al meglio mercoledì. I ragazzi finora hanno fatto delle belle vittorie ma non abbiamo portato a casa nulla e speriamo da ora fino al 1° giugno di giocarci la stagione”. Sono le parole di Massimiliano Allegri che ha parlato in conferenza stampa all’Allianz Stadium di Torino in vista dell’ottavo di finale di Coppa Italia in programma domani al Dall’Ara. A questa Juve che sta girando a tutta velocità mancano i gol di Dybala ma Allegri dall’argentino si aspetta soprattutto “che faccia una partita bella come negli ultimi periodi perché comunque è sempre andato vicino al gol ed è un giocatore importante per cucire il gioco. Cristiano (Ronaldo, ndr) e Manduzkic sono giocatori che lavorano più nella profondità e nella fase realizzativa che nella costruzione di gioco”. A proposito delle condizioni di Manduzkic, infortunatosi nell’allenamento di ieri, Allegri ha risposto: “Come dice Mario Mandzukic, ‘No Good’” e al suo posto domani  Kean potrebbe giocare dall’inizio”.
Della rosa della Juventus c’è Leonardo Spinazzola che attende ancora di fare il suo debutto: “Può darsi che giochi dal primo minuto. Cancelo rientrerà in Supercoppa. Domani De Sciglio giocherà a destra e uno tra Alex Sandro e Spinazzola a sinistra”, ha risposto il tecnico bianconero che sulla formazione titolare ha dato altre indicazioni: “Bonucci gioca, Pjanic vediamo” e in porta “gioca Szczesny in previsione della partita di mercoledì”. La conferenza è stata occasione anche per toccare altri temi a partire dalle questioni sul razzismo: “Cosa penso delle novità? Hanno detto le solite cose per riempirsi la bocca- la dura replica di Allegri –. Ci sono degli strumenti dentro gli stadi capaci di andare a prendere chi si comporta male. Se non sbaglio, quello che tirò la banana a Sterling non può entrare negli stadi a vita. Il problema in Italia è che nessuno ha il coraggio di prendere decisioni importanti, perché sono impopolari. Se lo becchi non entra più allo stadio. E secondo punto. Mettiamo che c’è un rigore, cominciano i buu razzisti. Cosa facciamo? Ho sentito dire tante cose. In questi casi, e in Italia siamo campioni del mondo, invece che prendere le decisioni tutti si riempiono la bocca invece di stare zitti. Poi facciano quello che gli pare”.
Sulla scelta di giocare la Supercoppa italiana in Arabia Suadita, invece, “è stato fatto un contratto da parte della Lega e noi dobbiamo andarci – è stata la risposta –. C’è un passo avanti verso le donne che potranno venire allo stadio. È un piccolo passo ma è un passo in avanti. Vediamo l’aspetto positivo. E tra l’altro credo che l’Italia abbia rapporti economici e politici con l’Arabia Saudita. A noi hanno detto di giocare lì e andiamo a giocare”. Sul caso Ronaldo e sull’evoluzione del caso Mayorga, Allegri ha ribattuto: “È una vicenda privata, io parlo di calcio e rispondo su come l’ho visto. Si è allenato bene, è tornato riposato e ora bisogna prepararsi al meglio per la seconda parte della stagione e bisogna porsi l’obiettivo di giocare tutte 36 le partite che potenzialmente ci attendono. È un altro campionato da giocare”. E sulla gestione del portoghese nella seconda parte di stagione, ha detto: “Domani abbiamo una partita che bisogna passare, Ronaldo rispetto all’anno scorso non è andato in nazionale e ha saltato 6 partite che ha giocato in campionato. Ha giocato più o meno le stesse partite poi andando avanti vedremo. Ma non riguarda solo Ronaldo, riguarda tutti. Devo gestire anche gli altri per arrivare in fondo a tutti gli obiettivi, altrimenti giocherebbero sempre gli stessi undici. Domani gioca, vedremo quando, come e perché”. Dal mercato arrivano voci di un possibile passaggio del gallese Aaron Ramsey alla Juventus. Quando gli è stato chiesto se registrerà e poi guarderà West Ham-Arsenal di domani, Allegri ha risposto: “Ho già cinque centrocampisti, sono talmente bravi che in questo momento non ho bisogno di nessuno. Le partite importanti del campionato inglese le guardo come quelle spagnole e tedesche. Ora la cosa più importante è rientrare bene nella stagione, affrontare la partita di Bologna seriamente perché altrimenti domani a mezzanotte abbiamo già perso un obiettivo”.
Infine la gestione delle gare da dentro o fuori come la Coppa Italia in vista della ripresa della Champions League: “A maggior ragione bisognerà essere più concentrati a gestire le partite ed essere bravi dove c’è da migliorare. Contro la Sampdoria, i ragazzi hanno giocato una bella partita ma non abbiamo mai avuto il comando della partita e su questo dobbiamo migliorare”, ha terminato l’allenatore bianconero.

Partita secca sulla carta dal pronostico più che chiuso, ma Pippo Inzaghi vuole provarci: «Andrà in campo la formazione migliore, abbiamo una grandissima possibilità che ci siamo guadagnati sul campo, giochiamo in casa contro una delle squadre migliori d’Europa. Dovremo dare continuità alla partita di Napoli, che ci deve restare negli occhi e nel cuore: è una partita secca in cui può succedere di tutto, giochiamo a testa alta». I rossoblù si schiereranno con il 3-5-2 contro una Juventus che adotterà un turnover abbastanza limitato (potrebbe giocare anche Cristiano Ronaldo) nonostante l’imminente Supercoppa. E in campo andranno già i due nuovi arrivi, Sansone e Soriano. «Soriano gioca – svela Inzaghi – mentre devo decidere se far giocare Sansone per 60 o 30 minuti. Sono giocatori duttili e che si sono posti nella maniera giusta: ringrazio il club perché non avrei mai pensato di avere a Bologna due elementi con queste indiscutibili qualità».

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