Simone Dell’Uomo
Una bombola di ossigeno per Gattuso, per favore. Nonostante i risultati che hanno proiettato il Milan in piena lotta Champions, il tecnico rossonero continua drammaticamente a perdere pezzi preziosi del suo puzzle uno dopo l’altro. Proprio così, un infortunio dopo l’altro. Ieri in Nazionale si è fermato pure Romagnoli per una contrattura muscolare che sarà valutata nelle prossime ore: a Milanello sperano di recuperarlo in tempo per la Lazio. Ma non è la sola. L’ultima batosta alle ambizione del tecnico calabrese viene da Jack Bonaventura: le terapie, il lavoro e la riabilitazione non sono serviti, il lavoro conservativo svolto a Milanello non ha portato i suoi frutti, il ginocchio sinistro fa male, e fa male assai. Si tratta di cartilagine, si dovrà operare, sarà un intervento delicato. Mino Raiola è atteso a Milano, per star vicino al suo assistito: saranno decretati i dettagli dell’operazione, probabilmente all’estero, probabilmente da uno specialista statunitense. Tempi di recupero? Dai 3 ai 5 mesi, più tutto il graduale ritorno alla preparazione ed agli allenamenti. In altre parole stagione praticamente conclusa, incredibile tegola per lui e per i rossoneri. Gattuso perde dunque un elemento unico, di vitale importanza per il 4-3-3 disegnato ad inizio stagione: mezzala sinistra perfetta, un motorino che abbina qualità e quantità, servendo gol, inserimenti, corsa ed assist ai suoi compagni. Un nuovo acquisto per l’infermeria rossonera: Jack raggiunge Biglia, Musacchio e Caldara. Già, perchè pure il playmaker, attorno alle cui sventagliate Gattuso aveva intenzione di costruire la stagione in corso, starà fuori fino a febbraio: la botta ricevuta in allenamento fa troppo male, la lesione delle giunzione miotendinea del gemello mediale del polpaccio destro è risultata fatale, il calciatore argentino s’è dovuto operare da uno specialista in Finlandia. Peccato, perchè a 32 anni questa doveva essere l’ultima occasione per il regista albiceleste: era l’anno del riscatto, la sua geometria risultava preziosa, adesso uno stop che alla sua età rischia di compromettere non poco la sua carriera. Con Bonaventura e Biglia costretti ai margini, due terzi del centrocampo rossonero disegnato ad inizio stagione, Gattuso sarà costretto a cambiare modulo e… Milan. Già, perchè in panchina non sono presenti cambi in quei ruoli che vantino le stesse caratteristiche tecniche. Sarà un Milan diverso, come abbiamo visto già ad Udine e Siviglia, un Milan più fisico, meno geometrico ma più robusto. Sarà il 4-4-2 a dover trainare avanti il team di Leonardo e Maldini: l’occasione di Bakayoko, che affiancherà Kessiè in una mediana tutta forza e fisicità. In attesa di ritrovare il vero Clhanoglu, tornerà protagonista Samu Castillejo, giocatore che nelle ultime settimane ha saputo senz’altro lanciare messaggi importanti. Davanti Higuain dovrà cucire e ricamare quando giocherà al fianco di Patrick Cutrone. Ma due attaccanti possono bastare? Ecco qui che torna prepotentemente la candidatura di Zlatan Ibrahimovic, più suggestione che vera e propria idea di mercato. Nei prossimi mesi scopriremo se l’asso svedese al canto del cigno potrà costituire una vera e propria opportunità, ma ne parleremo più avanti. A gennaio Leonardo dovrà cercare un altro difensore centrale. la vera e propria urgenza: dopo gli infortuni di Musacchio e Caldara vietato correre rischi.