Io tifo Napoli. “Fabiàn Ruiz da urlo: il futuro attorno a lui”

Maurizio Carfizzi *
Partita epica, da altri tempi, quella di Genova, che accompagna alla nuova sosta della Serie A, l’ultima prima della pausa invernale post Epifania. Azzurri che sono riusciti ad espugnare il fango di Marassi in un match, che, onestamente,  di calcio ha fatto vedere ben poco, soprattutto nel secondo tempo. Abisso avrebbe fatto bene a rinviare la partita, ma purtroppo, come sempre,  gli interessi televisivi contano più degli spettatori e dei stessi calciatori, costretti ad esibirsi in uno sport che col calcio aveva ben poco a che vedere. In ogni caso, Ancelotti l’ha sfangata (nel vero senso della parola), ancora una volta, ribaltando una partita che per gli azzurri si era messa male con il gol di Kouamè nel primo tempo. Decisivo il cambio di mentalità impresso nella ripresa con gli ingressi di Mertens e Fabiàn Ruiz, che hanno trascinato gli azzurri nella rimonta. Anche se a dire la verità, il Napoli non aveva demeritato nella prima frazione di gioco, con il palo di Insigne e la clamorosa occasione sciupata da Milik.  Già Milik, ancora una volta deludente, confronto impietoso con Mertens; il centravanti polacco non riesce ad incidere e ad essere decisivo sotto porta e soprattutto quel bomber che potrebbe essere l’arma in più per Ancelotti. Anche se, da addetto ai lavori, in quella palude che era diventata Marassi, forse nel secondo tempo, poteva essere utile,  magari al posto di Insigne, eclissatosi nel secondo tempo e stanco dopo la sfida con il PSG.  Brutta prova anche per Zielinski , che non riesce a fare ancora il salto di qualità, a far valere il suo talento che come una pietra grezza non riesce ancora a venir fuori totalmente.  Forse sarà anche il ruolo di esterno di fascia,  che non gli confà , ma nel modulo di Ancelotti, oggi da mezzapunta può giocare solo a partita in corso. In realtà la partita di Genova è stata la partita di Fabiàn Ruiz: lo spagnolo, checché ne dicano i criticoni della stampa napoletana (in primis l’ex d.s del Parma fallito di Tanzi, Enrico Fedele), è un potenziale fuoriclasse. Vale già più dei 30 milioni di euro spesi da De Laurentiis al Betis Siviglia per la clausola. È un giocatore completo,  eclettico,  polivalente, di gran fisico e tecnico. Non mi meraviglierei di vederlo con la camiseta roja a breve: voluto fortemente da Davide Ancelotti è un vero e proprio crack. Diamo comunque tempo a questo ragazzo per mostrare tutto il suo talento, nonostante Enrico Fedele. Adesso non ci resta che incrociare le dita sperando che nessuno dei 14 convocati azzurri nelle varie nazionali sparse per il mondo accusi problemi ( p.s. la Juventus ha già fatto richiamare Bernardeschi…) e un grosso, grosso in bocca al lupo per Allan , convocato con la Seleçao. Forza Napoli Sempre. 
* ex calciatore, tifoso Napoli