Maurizio Carfizzi *
Frenata per il Napoli dopo un pareggio che dire striminzito è dire poco contro il Frosinone, ops la Roma, al San Paolo domenica scorsa, in una partita che ha visto tirare in porta gli azzurri ben 27 volte e collezionare 17 calci d’angolo. Ma non è bastato questo a ribaltare lo svantaggio iniziale, arrivato dopo un grande inizio degli azzurri, trascinati da un grande Fabiàn Ruiz, per il quale già da quest’estate si intravedevano sprazzi di campione. Non è bastato anche considerando la scarsa vena degli attaccanti, in primis Milik, in ritardo sempre sui cross che arrivano dalle fasce, ma anche e soprattutto di Lorenzo Insigne, forse stanco dopo il match di Parigi. Eppure nonostante questo il Napoli avrebbe strameritato di vincere. Forse con il senno di poi, alcune scelte in corsa di Ancelotti potevano essere diverse. Nonostante tutto avrei lasciato in campo Milik, visto la serata calda degli esterni, con un cambio modulo 4-2-3-1, lasciando in campo contemporaneamente tutti gli attaccanti. Ma purtroppo il calcio, si sa, è strano. Le partite strane nel corso di un campionato ne capitano sempre, quelle che invece non capitano mai alla Juventus, capace di andare a vincere ad Empoli, con i soliti aiutini arbitrali, con il rigore non dato ai toscani per il tocco di mano di Bonucci (più clamoroso di quello dato all’Inter contro i viola a San Siro), e poi la perla di Calvarese (“Calva” per i suoi amici bianconeri) , che decreta severamente il penalty a Paulo Dybala Cagnotto, che si tuffa sul tocco ingenuo di Bennacer. Ma si sa, ci sta…con la Juve ci sta tutto. Inutile meravigliarsi. Mi meraviglia ancora invece di come la stampa nazionale è capace di dimenticare il secondo posto del Napoli e le imprese degli azzurri in Europa, esaltando le vittorie fortunate dell’Inter e del Milan. È proprio vero, come l’anno prossimo quando il Giro d’Italia non toccherà il Sud Italia, così anche lo scudetto non scenderà neanche stavolta sotto Roma. Dinamiche politiche, economiche non lo consentivano l’anno scorso, con il tricolore scippato a Sarri, né quest’anno. Mi consolo pensando alla Champions Leagu , e che tra qualche anno la UEFA lanci finalmente un grande campionato europeo. Per questo non meravigliamoci che contro la Roma erano in appena in 30.000 a Fuorigrotta. La gente è stufa.
* ex calciatore, tifoso Napoli