Francesco Cortellessa *
Dopo due lunghe settimane di astinenza, riparte la caccia ad un posto in Champions League per la Lazio. Dopo la sofferta e preziosa vittoria in casa contro la Fiorentina, i nostri ragazzi sono chiamati a ripetersi in una trasferta poco semplice in Emilia Romagna contro il Parma.
I ducali, reduci da un corsaro 1-3 contro il Genoa del capocannoniere Piatek, sono una squadra interessante e ben messa in campo, anche se sono da valutare le condizioni sia di Inglese che di Gervinho che scioglieranno le riserve solo a ridosso del fischio. La banda Inzaghi è pronta a ripartire, vuole altri 3 punti per riaprire al meglio un altro ciclo di partite ravvicinate tra campionato e Europa League. Saranno infatti 6 i match nei prossimi 20 giorni: Parma, poi Inter e SPAL a Roma, e infine Sassuolo in trasferta, intervallate dalle due sfide europee contro l’Olympique Marsiglia. Da questi 20 giorni passa molto del destino della stagione biancoceleste. In campionato ci sarà la delicata sfida contro i nerazzurri, l’occasione perfetta per vendicare lo sportivamente tragico 20 maggio scorso e per vincere finalmente il primo scontro diretto. Diventa quasi obbligatorio fare risultato contro i nerazzurri, sia per battere una diretta concorrente all’Europa che conta che per trovare fiducia e consapevolezza di potersela giocare alla pari contro le grandi del nostro campionato. Da non sottovalutare poi le partite contro SPAL e Sassuolo, anche se nel complesso dovrebbero essere le sfide più abbordabili. In Europa, la doppia sfida col Marsiglia sembra quasi decisiva. Dopo il passo falso in Germania contro l’Eintracht, sia la squadra di Inzaghi che quella di Garcia, hanno necessità di vincere questi scontri diretti. Ne usciranno sicuramente due partite interessanti. Tutto pronto dunque per questi 20 giorni di fuoco, la Lazio ha saputo dimostrare di essere in grado di gestire impegni multipli e di saper pescare bene nella propria rosa.  Sarà importante riavere al massimo della condizione Luis Alberto e Milinkovic. Dalle loro teste e dai loro piedi passa buona parte della forza offensiva e dell’imprevedibilità della Lazio. Starà a loro prendere per mano la squadra, e insieme agli altri titolarissimi portarla verso orizzonti limpidi. Là dove osano solo le aquile.
* tifoso LazioÂ