Sorride Inzaghi: Immobile rilancia la Lazio e condanna la Fiorentina

Gianluca Malavisita
Torna a vincere la Lazio, con una prestazione intelligente contro un Fiorentina che è costretta a cedere ancora una volta il passo in trasferta. Il gol partita di Immobile fa gioire Inzaghi e scaccia via un po’ di nubi dopo le ultime due sconfitte. Inzaghi sceglie l’attacco pesante col doppio centravanti e ne cambia cinque rispetto alla squadra uscita con le ossa rotte in terra tedesca. Strakosha torna a difendere i pali dal primo minuto, con Wallace, Acerbi e Radu che rientra dopo l’infortunio di un mese fa ai flessori della coscia. Centrocampo titolare con Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic e Lulic. Fuori per la seconda partita consecutiva Luis Alberto, con Caicedo accanto a Immobile, per ripetere la buona prestazione fatta vedere contro il Genoa all’Olimpico. In casa Viola Pioli può contare sui suoi undici migliori (Chiesa ha evitato la squalifica) con Benassi che parte dal primo minuto. 4-3-3: Lafont; Milenkovic, Pezzella, Hugo, e Biraghi nei quattro dietro; Benassi, Veretout e Gerson a centrocampo; Chiesa, Simeone e Pajca nel tridente che ha stupito tutti in questa prima parte di stagione. Si parte subito forte nel primo tempo, con Milinkovic che strappa a metà campo e ne fa fuori quattro della Fiorentina, la palla finisce a Parolo che al limite dell’area stoppa di sinistro e calcia al volo per la conclusione che va di poco al lato. E rispondono subito anche gli Uomini di Pioli. terzo minuto e Gerson imbuca sulla sinistra per Biraghi, che taglia fuori Wallace (partita distratta per il centrale verdeoro) e la mette in mezzo per Pjaca che calcia di prima ma trova la respinta di Radu. Poi la partita si blocca anche se i ritmi rimangono intensi a metà campo le due squadre non riescono a trovare l’ultimo passaggio. Spazio ai contrasti nei duelli individuali e meno al bel gioco, con Pioli che inverte gli esterni senza successo e Inzaghi che non ha fra i suoi un uomo che colleghi centrocampo e attacco. Ci prova Marusic a scaldare gli animi. Discesa prepotente sulla destra al minuto ’23: il montenegrino fa fuori Pjaca e la mette al centro per Caicedo, che di testa spara fuori da buona posizione. Wallace, non contento, pareggia il conto delle occasioni con un retropassaggio da brividi che si trasforma in un assist per Benassi, che nell’uno contro uno costringe Strakosha agli straordinari per mantenere la partita in parità. La partita si accende al trentesimo, quando un episodio dubbio scatena l’Olimpico e la partita. Lafont esce fino a metà campo su un lancio lungo letto male dalla sua retroguardia, frana su Leiva e Orsato non fischia, con il brasiliano che resta a terra sanguinante. Niente Var, per la presunta espulsione e il gioco può proseguire. Decisione giusta, a nostro avviso, quella di non espellere il portiere, che però aveva comunque commesso fallo sul giocatore biancoceleste. Così il gioco si fa spezzettato e il tasso agonistico si alza, con l’arbitro che è bravo a non far scoppiare la partita. Poi la Lazio trova il gol su calcio piazzato. minuto ’38 e ci pesa Immobile. Angolo da destra di Lucas Leiva, con Radu che spizza sul secondo palo, dove Ciro sta in agguato e la mette alle spalle di un non impeccabile Lafont per l’ 1-0  che chiude la prima parte di gara. Secondo tempo che parte forte così come era partito il primo, con un Chiesa scatenato sulla sinistra. Il figlio d’arte è il migliore dei suoi, lotta e si batte per il recupero della palla quando non ne è in possesso, accelera e dribla quando la sfera è in suo possesso. Come quando manda al bar Wallace al ’50 e la appoggia dietro per Biraghi che spara centrale su Strakosha. Il furetto gigliato è un fattore sulla sinistra. Inzaghi lo capisce e toglie Wallace per Luiiz Felipe e Caicedo per Correa. Poi la partita si spegne, con le squadre che soffrono il caldo e sbagliano l’impossibile negli appoggi a metà campo. Alla Fiorentina manca l’imprevedibilità e la Lazio non affonda, sistemata dietro con cura. Si ritorna alle vere azioni da gol solo negli ultimi 5 minuti piiù i 4 di recupero con il neoentrato Sottil (in campo al posto di un inconcludente Pjaca) che servito da Simeone si fa parare dall’estremo difensore laziale. poii è Correa ad avere la palla del KO. lettura sbagliata da parte di Hugo, che sbaglia l’uscita sul rinvio lungo e si fa superare dal Tucu, Lafont è attento e devia in angolo. L’ultima occasione è sui piedi di Edinilson, che la mette in mezzo al novantesimo partendo da sinistra. Acerbi salva tutto, allungando la palla quel tanto che basta da mettere fuori gioco Simeone e Sottil.
Finisce 1-0 per la la Lazio, che ha giocato una partita di gamba e di esperienza contro una Fiorentina un po’ arruffona, che si confermerà un avversario ostico per tutti da qua alla fine.