Serie B. Cade il Verona ma non perde la testa

Maurizio Spreghini

E’ la giornata dei pareggi, ben cinque, della brusca frenata a Salerno della battistrada Verona,  e del rinvio del posticipo di questa sera tra Padova e Pescara, a causa di un nubifragio che si è abbattuto sull’Euganeo nelle ore precedenti la gara. Ne approfitta il Verona che rimane incolume seppur sconfitta, e mantiene cosi la vetta della classifica con due punti di vantaggio sul Pescara. Il Benevento dilania in casa l’occasione per riportarsi al fianco del Verona, rimangono tre i punti di distacco dalla capolista ma con una gara in meno rispetto agli scaligeri. Passa meritatamente il Foggia al Ciro Vigorito e da quest’oggi torna in positivo nella casella dei punti, +1. Zona playoff arpionata da lo Spezia che passa all’Alberto Picco sul Carpi,  il Cittadella e la Cremonese, grazie ai rispettivi pareggi con Ascoli e Lecce, raggiungono il Benevento in terza posizione. Nelle retrovie il Livorno è sempre più in difficoltà  dopo il pareggio di Venezia, penultimo in classifica e col fiato corto sul Foggia in netta ascesa. Pareggia il Cosenza, terz’ultimo in classifica, con il Perugia  e il Crotone con il Brescia. Riposava nel sesto turno dei cadetti il Palermo.

A margine la decisione odierna del Tribunale Federale della Federcalcio, fedele compagno e spalla di quello del Tar in questo avvio stagionale, che con la sentenza odierna chiude, forse, la storia infinita dell’ampliamento degli organici della serie cadetta.  Format a 19 squadre che rimane, ritenendo inammissibili i ricorsi di  Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania e Novara.

Torniamo al calcio giocato e agli scaligeri che a Salerno  perdono malamente, incappando in una giornata negativa e vanificando in parte le tre vittorie consecutive che li avevano portati in vetta. Solo il nubifragio di Padova la mantiene lassù in solitaria. La gara a Colantuono la risolve Jallow nella ripresa,  con le speranze di Grosso che si infrangono sull’estremo difensore Micai. Nel finale il Verona è a trazione anteriore e con  quattro punte di ruolo, ma non gli basta per evitare la sconfitta.

Il Foggia a Benevento inizia un altro campionato, batte i campani e la penalizzazione di otto punti è ora solo un brutto ricordo. La partita dopo il gol di Coda in apertura sembrava essersi messa sul binario giusto per gli uomini di Bucchi, ma il Foggia ha una marcia in più e, complice Puggioni non impeccabile in almeno due delle tre reti subite, ribalta il risultato con Kragl, Camporese e Galano.

Nell’anticipo di venerdi due a due tra Crotone di Stroppa e il Brescia di Corini. I locali non soffrono più di tanto l’espulsione di Golemic dopo soli dieci minuti, con il Brescia che in superiorità numerica vanifica per due volte il vantaggio, di  Donnarumma e  Dall’Oglio le marcature. Ci pensa in entrambi i casi  Budimir a ristabilire la parità, con il secondo gol realizzato su rigore in pieno recupero. Lo Spezia incamera la terza vittoria stagionale e in rimonta supera il Carpi. Al vantaggio ospite con firma Mokulu sul finire del primo tempo, rispondono nella ripresa Galabinov e Maggiore. Venezia e Livorno si fermano sul pari al Pierluigi Penso. Diamanti in avvio illude Lucarelli ma ci pensa poi Citro nella ripresa a ristabilire l’equilibrio. Ascoli e Cremonese al Del Duca non si fanno del male, sterili gli attacchi con le difese che hanno il sopravvento. Nella ripresa  la sola occasione di Ganz per i padroni di casa poteva cambiare il parziale, ma il centravanti spreca facendosi ipnotizzare da Radunovic. Al San Vito Maniero illude il Cosenza di Braglia in avvio di gara, è Kingsley che ristabilisce la parità premiando la mossa di Nesta, che ad inizio ripresa lo aveva buttato nella bagarre al posto  di Moscati. Il Cittadella dopo due sconfitte consecutive prende un punto alla Via Del Mare di Lecce. Mancosu aveva illuso i tifosi leccesi poi, dopo un secondo tempo all’arma bianca degli uomini di Gorini, ci pensava Strizzolo a rimettere le cose a posto per i veneti.