Ancora all’ultimo respiro l’Inter, ancora in extremis. I nerazzurri passano al Ferraris grazie al centro in pieno recupero di Brozovic. Splendido il colpo del centrocampista: in un battito di ciglia stop e tiro. Una gara equilibrata ed intensa fino alla fine nonostante le fatiche di Champions di una, e del recupero della prima giornata dell’altra. Nel finale succede di tutto. Prima viene annullato il gol potente e chirurgico di Asamoah (tramite VAR) e poi quello di Defrel per fuorigioco. Alla fine quando il risultato sembrava scritto, arriva la fiammata, il guizzo di Brozovic. Ma la Samp nonostante la sconfitta, la prima casalinga, ha dimostrato tenacia e determinazione e di essere una vera squadra. L’Inter deve invece essere più abile e coraggiosa in molte circostanze. Vista la mancanza di un regista nella zona nevralgica, i nerazzurri devono essere più fluidi nel proporre calcio per non diventare prevedibili e rimanere bloccati. Giampaolo schiera ovviamente il suo fedele rombo. Ramirez  sulla trequarti ha il compito di servire e disegnare traiettorie per il tandem esplosivo Quagliarella-Defrel. Nel 4-2-3-1 di Spalletti confermati sulla mediana Brozovic e l’uomo della provvidenza Vecino. In difesa Skriniar torna centrale accanto a Miranda mentre in zona offensiva, Politano, Nainggolan,Candreva agiscono alle spalle di Icardi. Come ci si aspettava, la Samp trasmette subito un vivace brio al match. I ritmi intensi e l’atteggiamento aggressivo voluti da Giampaolo, imbrigliano la manovra interista che fatica a decollare. In alcune circostanze nonostante alcuni meccanismi e automatismi che pian piano si stanno consolidando, è palese l’assenza a centrocampo di un regista in grado di infondere qualità e far uscire la squadra da situazioni complicate. Cinque conclusioni nel primo quarto d’ora seppur non incisive, fanno capire la determinazione blucerchiata. Nella seconda parte della prima frazione, emerge o meglio costruisce azioni interessanti l’Inter. Inserimento di Vecino ma con la testa l’uruguagio spara alto. Icardi è chiuso dalla coppia Tonelli-Andersen, sempre attenta in marcatura sul capitano nerazzurro. Nainggolan è abile anche a trovare il gol grazie ad un’ottima coordinazione. La gioia interista viene però stroncata sul nascere. L’arbitro Guida si affida al VAR e non convalida per posizione di fuorigioco di Icardi sul cross iniziale. Nella ripresa il progetto tattico nerazzurro subisce delle modifiche: scambio continuo tra gli esterni per dare meno punti di riferimento in modo da poter provare la giocata. Giocata che arriva dopo cinque minuti. Candreva si accentra e colpisce il palo dopo aver sfoderato un gran tiro. La Samp si salva. Finalmente si vede Mauro Icardi, cross del solito Candreva, taglio chirurgico sul primo palo, colpo di testa con il pallone che va fuori di poco. L’Inter cresce e soprattutto spinge dentro nuova linfa: Perisic-Keita per Politano-Candreva. Il numero 87 si ritaglia un’altra opportunità sulla pennellata splendida del Ninja. L’esecuzione non batte Audero. Non finisce qui. Perisic appena entrato mette in area un pallone sul quale si avventa Icardi (molto più attivo rispetto al primo tempo). L’attaccante non è efficace. La risposta di casa arriva con i vari guizzi di Quagliarella sempre nel vivo dell’azione. Incredibile occasione nel finale per Skriniar, l’ex spreca da una posizione più che invitante. Succede poi di tutto. Prima viene annullato (tramite il VAR) un bellissimo gol ad Asamoah in quanto nell’azione precedente il pallone aveva oltrepassato la linea e poi, Defrel segna ma in posizione di fuorigioco. Alla fine quando tutto sembrava scritto, arrivo il gol in un battito di ciglia di Brozovic: stop e realizzazione che batte Audero. L’Inter torna alla vittoria in A. Nel finale espulso Spalletti.