Massimo Ciccognani
A testa bassa a lavorare sulla nuova Italia. Roberto Mancini non pensa troppo alle critiche del dopo Polonia e tira dritto per la sua strada. Domani all’estadio da Luz di Lisbona c’è c’è Portogallo-Italia, la prima per i lusitani campioni d’Europa, la seconda per gli azzurri di Roberto Mancini a caccia del riscatto dopo l’opaco esordio contro i polacchi. Qualche fischio e amarezza che il ct vuole subito cancellare. “Ognuno vede il calcio come vuole ma io ho la mia visione e non mi preoccupo più di tanto. In gara ci sono errori ma non è una grande preoccupazione. Non siamo al meglio della condizione e lo sapevo benissimo. Farò dei cambi, vedremo, la notte porta consiglio. Immobile è qui, domani saprete. Jorginho? Nel primo tempo è stato marcato stretto e non ha avuto possibilità, ma nella ripresa è cresciuto ed è migliorato con il passare dei minuti. Balotelli? Può starci che uno giochi male, ma con la Polonia era la prima ufficiale e ce ne saranno tante altre, L’importante è avere pazienza e speriamo di trovare in fretta la formula giusta. Chiesa? Gioca, certo che gioca”. Le critiche del giorno dopo non lo preoccupano. “Non mi preoccupano perché in quei novanta minuti ho visto anche cose buone. Ed è in quella direzione che dobbiamo andare.Qualcuno mi ha criticato perché ho detto che giocano pochi italiani in Serie A. Per me ci sono giocatori bravi e che meritano di giocare, abbiamo questa difficoltà e dobbiamo trovare una soluzione. Ho chiamato anche ragazzi che non hanno giocato in Under21 proprio per conoscerli”. Portogallo senza Ronaldo, ma il ct è ugualmente preoccupato. “Sono i campioni uscenti, con Cristiano sono fortissimi ma lo sono anche senza. Giusto facciano prove quando lui non c’è. E comunque restano molto forti. Davanti hanno Bruma che cambia l’atteggiamento tattico. Lo conosco perché l’ho avuto con me al Galatasaray e sfrutteranno al meglio la sua velocità ma, ripeto, sono una squadra temibilissima”. Innegabileche quella di domani sera resti una partita fondamentale. “Il nostro obiettivo è quello di andare agli europei – ha concluso Mancini – Domani mi aspetto una crescita sotto tutti i punti di vista. Non è un problema di modulo ma di applicazione e non penso che contro la Polonia sia tutto da buttare. Facciao tesoro degli errori e teniamoci strette le cose buone. Ripartire? No, il nostro viaggio è appena cominciato. Migliorare sì ed è quello che mi aspetto.Per la Nations League non vorremmo arrivare terzi, anche per il problema del sorteggio, l’obiettivo è di cercare di vincere”.
Formazioni. Mancini rilancia Criscito sulla fascia sinistra di difesa, fuori Biraghi, Cristante e Bonaventura dovrebbero prendere il posto di Gagliardini e Pellegrini accanto a Jorginho in mediana, mentre davanti confermato Bernardeschi, con Chiesa a sinistra al posto di Insigne. Belotti di poco favorito su Immobile. Santos, privo di Cristiano Ronaldo, presenta Rui Patricio tra i pali, Cancelo, Pepe, Neto e Guerreiro nei quattro di difesa. A centrocampo Renato Sanches, William Carvalho e Bruno Fernandes, con Bernardo Silva, André Silva e Gonçalo Guedes in attacco, con Bruma che scalpita per prendersi una maglia da titolare.
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Cancelo, Pepe, Neto, Gurreiro; Sanches, Carvalho, Bruno Fernandes; Bernardo Silva, Andrè Silva, Guedes.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Zappacosta, Bonucci, Chiellini, Criscito; Cristante, Jorginho, Bonaventura; Bernardeschi, Belotti, Chiesa.