Io tifo Napoli. “Fiducia e testa bassa”

Maurizio Carfizzi *

Sbandamento o ridimensionamento? Cosa nasconde il terribile k.o. di Marassi di domenica sera? È mai possibile passare dall’essere considerata la vera rivale della Juventus di Allegri a passare per la quarta-quinta contendente? No, evidentemente. Soprattutto dopo i 91 punti dello scorso campionato e dopo un calciomercato che sostanzialmente ha confermato la rosa dei record di Sarri, senza però due leader come Reina e Jorginho, ma con rinforzi di tutto rispetto. Ma la clamorosa sconfitta di Genova , oltre le vittorie sofferte contro Lazio e Milan impongono delle riflessioni. Sia sulle scelte tattiche e di formazioni di Ancelotti che sul mercato imbastito dalla società. In primis, le scelte di turnover fatte da Ancelotti: se il ballottaggio Hamsik-Diawara può essere comprensibile, non può essere invece giusitificato la presenza in panchina per 90′ minuti di un giocatore fondamentale per gli equilibri della squadra come Callejon. Gli esperimenti possono e devono essere attuati ma non alla terza di campionato alla vigilia della sosta contro un avversario comunque ostico. Callejon, oggi, insieme ad Allan e Koulibaly è insostituibile.  Pensare di poterne fare a meno è una follia, che nemmeno Benitez,  fautore di un ampio turnover prese mai in considerazione. Secondo tema tattico: la fase difensiva. Lo scorso anno era la forza del Napoli di Sarri. A Torino il 22 aprile non dimentichiamo che la Juve non fece nemmeno un tiro in porta. Oggi invece subiamo due gol a partita.  Difensori centrali che si abbassano troppo, pressing che non si sviluppa a dovere e terzini bassi spesso in ritardo sui cambi di gioco.  Caro Ancelotti,  non è il caso di chiedere un drone di riserva a Giuntoli?  La settimana scorsa elogiavamo Ancelotti capace di entrare nella mente e nel cervello dei giocatori,  mentre domenica è apparso lampante il contrario e la prestazione di Insigne è stato l’esempio negativo.  Pessima la prestazione di Lorenzo, sia nell’approccio che durante il match. Bene ha fatto Ancelotti a sostituirlo: bagno di umiltà, Lorenzo… A Napoli adesso la tifoseria è ripiombata nel pessimismo, ma nonostante tutto bisogna credere in questo gruppo e nel suo allenatore , che insieme ad Alex Ferguson è il più vincente della storia del calcio mondiale.  Fiducia e testa bassa per ripartire. Prima la maglia, e poi tutto il resto per riempire il San Paolo contro la Fiorentina per conquistare i tre punti e approcciarsi con la testa giusta alla Champions League che inizierà con la sfida di Belgrado contro la Stella Rossa.  

* ex calciatore, tifoso Napoli

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