Rigori fatali: niente Europa League per l’Atalanta

Si infrange il sogno europeo per l’Atalanta. Gli orobici vengono eliminati ai calci di rigore dal Copenaghen al termine della doppia sfida dominata. Una sconfitta che fa male, un’eliminazione beffarda contro una squadra tecnicamente inferiore. A condannare gli uomini di Gasperini è la poca concretezza sotto porta. Come all’andata alle tante occasioni da gol sono corrisposte altrettanti sbagli. Dagli undici metri decisivi gli errori del Papu Gomez e dell’ex Cornelius. A regalare il definitivo 4 a 3 ai danesi e la qualificazione ai gironi è Vavro. Gasperini conferma Gollini tra i pali mentre in difesa ritrova Palomino accanto ai fedelissimi Toloi e Masiello; davanti Pasalic ad ispirare il tandem Gomez-Zapata. Un’unica novità nel 4-4-2 dei padroni di casa: Solbakken  avanza Fischer vicino N’Doye per dare più imprevedibilità. Come ci si aspettava, il Copenaghen propone un atteggiamento ben differente rispetto a quello timido e attendista dell’andata. I danesi riescono ad imbrigliare la manovra atalantina che fatica a decollare rendendosi anche pericolosi grazie agli spunti di Fischer. Inizio non facile per gli uomini di Gasperini che iniziano a trovare la quadratura del cerchio dopo il primo quarto d’ora anche se in avvio, Zapata ha una grande occasione. Gli orobici vanno vicinissimo al vantaggio con Pasalic abile nel farsi trovare al posto giusto sul tiro deviato di Freuler ma non all’altezza di battere Joronen. E’ scatenato Pasalic sempre nel vivo dell’azione. L’ex Chelsea non abbina però alla sua spiccata propensione offensiva e al suo devastante inserimento, la concretezza per sbloccare il match. Stessa trama dell’andata: l’Atalanta gestisce il gioco, crea trame offensive ma non incide sotto porta. Il Copenaghen subisce l’avversario tamponando quel tanto che serve le corsie avversarie. La prima frazione si chiude a reti inviolate. Nella ripresa la musica non cambia. Gomez sale in cattedra più volte ma a salvare il Copenaghen ci pensa il palo esterno. Il Papu colpisce il legno da calcio di punizione. Altro affondo atalantino, altra occasione: questa volta è il turno dell’ex Cornelius. L’attaccante spedisce fuori il cross invitante di Gosens. Niente da fare, ancora nessun gol e si va ai supplementari. Nel complesso gli orobici meglio nella prima frazione. Nella ripresa complice un grandissimo dispendio energetico non capitalizzato in termini di gol (al quale si aggiunge la partita dell’Olimpico), gli uomini di Gasperini hanno impattato sulla fisicità avversaria. Si riparte, Barrow si muove tantissimo ma non è praticamente mai efficace. I brividi li mettono i danesi che sprecano un’occasione colossale: Boilesen grazia i nerazzurri. Si va al secondo tempo supplementare. Da registrare l’intervento di Palomino provvidenziale su Fischer, un intervento che vale quanto un gol. Per il resto le residue energie fisico-mentali non permettono alle due compagini di sferrare colpi importanti. La sfida si decide dagli undici mentri. I danesi vincono 4 a 3 dopo la lotteria ai calci di rigore e staccano il pass per i gironi. Tanta delusione in casa Atalanta per un’eliminazione obiettivamente immeritata.

 

Copenaghen (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen (108′ Kvist); Skov, Falk (65′ Sotiriou), Zeca, Thomsen (79′ Gregus); Fischer (108′ Bengtsson), N’Doye. All. Solbakken

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler (91′ Pessina) , Gosens (94′ Ali Adnan); Pasalic (57’Barrow); Gomez, Zapata (53′ Cornelius). All. Gasperini

Rigori: De Roon (gol); Sotiriou (gol); Ali Adnan (gol); Gregus (gol); Gomez (traversa); Skov (gol); Masiello (gol); N’Doye (fuori); Cornelius (parato); Vavro (gol)

 

P