Domani Napoli-Milan. Gattuso: “Niente paura, siamo pronti”

Simone Dell’Uomo

L’attesa è finita. Domani torna il Milan, inizia finalmente il campionato dei rossoneri dopo il rinvio della gara inaugurale col Genoa. Probabilmente ambiente e tifosi milanisti avrebbero preferito un esordio più agevole, magari strappando tre punti al grifone per mettere sin dalle prime battute fieno in cascina in vista della corsa al vero e proprio obiettivo stagionale: il quarto posto. Già, il Milan sogna la Champions League, la società ha regalato a Gattuso l’attaccante perfetto per tornare nell’Europa che conta, quel Gonzalo Higuain che ha voglia di dimostrare a tutto il mondo di non esser finito e guidare i propri compagni verso la conquista di prestigiosi traguardi. Domani battesimo di fuoco: il Pipita torna a Napoli, il Milan riparte affrontando un vecchio amico, e che amico! Carletto, l’uomo delle tre finali e della doppia Champions, uno degli allenatori più vincenti della storia del club, uno che non ha mai smesso di proferire parole d’amore nei confronti del mondo milanista. Sarà la prima di Ringhio contro suo papà calcistico, contro il suo mentore assoluto, un Carletto che lui stesso definì amante. “Il Napoli è una squadra che ha una sua identità – spiega Gattuso – non è un caso che l’anno scorso abbiano fatto più di 90 punti. Carlo sta provando a renderla perfetta per le sue idee: in questo momento la linea difensiva non difende come ai tempi di Sarri, ma miglioreranno. Lui è molto più di un allenatore. Abbiamo allestito una squadra competitiva, possiamo diventare più forti dello scorso anno ma ho bisogno di tempo. Se riusciamo a lavorare come si deve, questa è una squadra forte. Sicuramente Higuain è un giocatore di altissima qualità, lo notano i compagni stessi, ma dobbiamo essere squadra. Era la nostra priorità sul mercato. Dobbiamo servire al Pipita le palle giuste, e per farlo serve lavorare in undici. Sarà una stagione molto impegnativa, ma dobbiamo renderla positiva. Abbiamo lavorato duramente durante l’estate, possiamo spingere, siamo pieni di benzina”. Il Milan ripartirà dal 4-3-3 con cui Gattuso risollevò mesi fa una situazione destinata a degenerare al termine dell’era Montella. Ha lanciato giovani e rilanciato talenti che sembravano smarriti, adesso vuole raccogliere i frutti dei semi lanciati in inverno e primavera. Davanti a Donnarumma agiranno sicuramente Calabria, Romagnoli e Rodriguez, al centro vivo il ballottaggio Musacchio-Caldara. Biglia tornerà in cabina di regia per riconquistare il Milan: deve essere il suo anno, l’anno dell’ultima chiamata, l’anno del riscatto. Per facilitare i compiti di impostazione, specialmente in una gara dal quoziente di difficoltà così elevato, Gattuso schiererà al suo fianco Kessiè e Bakayoko, che agiranno da mezzali. Ciò significa lo spostamento di Jack Bonaventura nel tridente offensivo, al posto di un Calhanoglu che sconta la sua giornata di squalifica. Davanti idee chiarissime: Suso a innescare, Higuain a trasformare. L’impressione è che al Milan manchi una seconda punta che possa partire dalla sinistra e possa far male, un Keita, tanto per fare un nome tanto caro ai cugini nerazzurri. Basteranno il gol del Pipita a riportare il Milan in Champions? In ogni caso dalla panchina è pronto a subentrare Patrick Cutrone, per nulla dimenticato o messo in secondo piano da Ringhio: l’ha voluto, l’ha lanciato, l’ha valorizzato. Il ragazzo ha fame, ha cattiveria agonistica, ha voglia di incidere; come se non bastasse, è amato da tutta Milanello. In più sono andati via Kalinic, Bacca e Silva: è certamente arrivato un rivale difficilissimo da battere come Higuain, ma il predestinato sarà ritagliarsi il suo spazio, statene certi.

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