Massimo Ciccognani
Il mercato calcistico entra nel vivo quando al fatidico big ben manca davvero poco. Ultimi ritocchi, qualcuno che addirittura potrebbe essere sostanziale. Intanto il Milan ha visto partire il deludente Nikola Kalinic che si è accasato all’Atletico Madrid mentre Leonardo, a margine della presentazione di Paolo Maldini, ha fatto intendere che Suso non si muove e che Milinkovic Savic è soltanto una suggestione. Notizia di giornata già concretizzata dalla quale era giusto partire, col Milan che intanto pensa per la mediana a chiedere in prestito al Chelsea Bakayoko. Ma i riflettori sono tutti puntati sull’asse Milano-Madrid, con l’Inter che sogna il grande colpo dell’estate, ovvero quel Luka Modric appena sbarcato a Madrid ma con le valige non disfatte. Mercoledì si vedrà con Florentino Perez che a parole lo ha blindato, come le parole di Lopetegui che parla di un giocatore intorno al quale far ruotare le fortune future del Madrid, ma che all’atto pratico si ritrova a gestire una patata bollente perché il croato ritiene chiusa la sua esperienza in Spagna e sogna una nuova avventura. In maglia nerazzurra, ovviamente. La proposta dell’Inter al croato è semplicemente faraonica: 60 milioni netti per sei stagioni, dieci all’anno, di cui i primi quattro all’Inter e i restanti due al Jiangsu, la società di Suning. Una cifra pazzesca per un calciatore che al momento a Madrid ne guadagna 6,5 con un contratto in scadenza nel 2020. Cifre che hanno fatto barcollare Modric che comunque non chiude le porte in faccia al Real e parlerà con Perez, strizzando però l’occhio all’Inter che è autorizzata a sperare. Ma il nodo è proprio il Real e Florentino Perez che dopo Ronaldo, non può permettersi un’altra partenza eccellente. A meno che non riesca nelle prossime ore a chiudere un paio di trattative che potrebbero rivatalizzarlo. Perez vuole Hazard che il Chelsea non vende (ha già tanti guai Sarri) ma che smania dalla voglia di fare il definito salto di qualità in un club vincente come appunto il Real. In attesa di conoscere il futuro di Modric, Lopetegui si sta portando avanti con il lavoro facendo giocare Ceballos che è un suo pupillo e che conosce benissimo. Ma naturalmente non basta il baby talento per far esplodere il Bernabeu che attende impaziente il colpo grosso. Sfumato Neymar, occhi su Lewandowski che rischia il braccio di ferro con il Bayern. Perez non ha mollato la presa su Milinkovic Savic e sa bene che per strapparlo a Lotito serviranno tanti soldoni. La suggestione si chiama Mauro Icardi, che piace a Lopetegui e in qual caso Benzema potrebbe fare il viaggio contrario destinazione Milano magari in compagnia di Modric ma solo a patto che arrivi il centrale desiderato. Tanti incroci, ma tutto ancora tanto fumo. La Liga chiude il mercato il 31 agosto, c’è tempo, ma forse non troppo. Sempre l’Inter guarda in Francia, al Monaco, con il senegalese Keita che è sempre piaciuto a Spalletti che potrebbe arrivare in prestito secco, oppure attraverso uno scambio con Candreva. Ma anche Mateo Kovacic è sul piede di guerra e ha chiesto la cessione. Ovviamente la desiderata è l’Inter dove peraltro ha lasciato un buon ricordo. Ma mentre in Italia il mercato chiuderà il 17 agosto, in Inghilterra il sipario calerà tra appena tre giorni, ovvero il 9 di agosto. Per cui c’è da affrettare i tempi. United in mezzo al guado con Mourinho non propriamente felice della situazione che si è venuta a creare. Invoca rinforzi (nel mirino Alderweireld del Tottenham) ma intanto si ritrova con un Pogba che smania dalla voglia di partire visti gli screzi col tecnico di Setubal. Alla finestra Barcellona e Juventus. Che attendono e sperano. Chi se la passa male anzi, malissimo, è Maurizio Sarri. La sua avventura londinese al Chelsea è cominciata malissimo e rischia di perdere altri pezzi. Courtois vuole andare al Real, stessa cosa dicasi per Hazard. In mezzo la delusione della Community Shield che lo ha già messo sul banco degli imputati. La stampa londinese lo attacca, senza dargli respiro. L’hastag #Sarriout è tutta un programma: non solo la stampa lo critica, ma anche i tifosi, rimasti legati ad Antonio Conte, non hanno gradito la “sveglia” subita contro il City. Attacchi da tutte le parti con la sua filosofia di gioca che rischia di andare a farsi benedire perché a Londra non aspettano. Insomma, sarà un’altra settimana caldissima sul fronte mercato con temperature ovunque bollenti.