Il brasiliano Malcom è un nuovo giocatore del Barcellona. Lo si era intuito dopo l’improvviso ripensamento di ieri notte quando il calciatore non è stato fatto salire sul volo per Ciampino. La Roma accusa il colpo, tiene botta, ma non ci sta. Lo ha detto chiaro il ds Monchi intervenuto in diretta a Roma Tv, dove ha ricostruito l’intera trattativa. ““Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare, ma complicato da capire – ha esordito Monchi – Era un giocatore che piaceva tanto alla direzione sportiva, era in linea con il profilo che stiamo cercando. Abbiamo iniziato una trattativa con il Bordeaux e con il giocatore, tramite il suo procuratore, più o meno una settimana fa. Dopo tre o quattro giorni di intenso lavoro, nella giornata di ieri abbiamo trovato un accordo, attorno alle 17, con il procuratore, con il calciatore e con il Bordeaux. La trattativa era chiusa, abbiamo avuto anche il permesso e l’autorizzazione a far viaggiare il giocatore per venire qui a fare le visite mediche. Aveva un aereo alle 21 che sarebbe arrivato alle 23, tutto era chiuso. Per questo eravamo tranquilli e convinti. Mezz’ora dopo l’accordo trovato mi ha chiamato il presidente del Bordeaux per dirmi che per loro sarebbe stato meglio fare un comunicato ufficiale parlando di un accordo – ha proseguito Monchi-. Gli ho detto che per noi questo non era molto buono, abbiamo il problema di essere in borsa. Hanno insistito e hanno fatto un tweet annunciando un accordo. Siamo stati costretti a fare la stessa comunicazione. Dopodiché tutto era chiuso. Un’ora dopo circa, ha cominciato a girare la voce dell’interesse del Barcellona. Sapevo giorni fa che c’erano tante squadre interessate a Malcom, tra cui anche il Barcellona. Ma per questo abbiamo trovato l’accordo più presto possibile”. Monchi va diritto al problema senza nascondere il suo disappunto: “La mia sorpresa è stata quando mi ha chiamato uno dei procuratori e mi ha detto che il Bordeaux avrebbe vietato il viaggio a Roma del calciatore. Ho chiamato il presidente, e per la mia sorpresa mi ha detto che era arrivata un’offerta del Barcellona, di una cifra maggiore rispetto alla nostra, e che se non l’avessimo pareggiata non avremmo mai preso il giocatore. Ho risposto che avevamo già un accordo chiuso. Lui ha replicato che non c’erano le firme, io ho risposto che i documenti c’erano stati inviati e lui in quel momento ha detto che purtroppo non poteva fare nulla. Ho chiamato il nostro presidente per informarlo, mi ha detto che avremmo potuto rilanciare con un’offerta superiore, nonostante la mia opinione contraria, ma lui ha insistito e mi ha detto di andare avanti. Ho chiamato il presidente del Bordeaux e i procuratori, avvisandoli che potevamo migliorare l’offerta rispetto al Barcellona. Il presidente loro mi ha detto che aveva bisogno di documenti firmati, alle 23 abbiamo girato i documenti firmati con la nuova offerta che, insisto, il nostro presidente ha voluto fare. Tanto il procuratore, come il presidente, mi hanno detto che se tutti fossimo stati d’accordo avrebbero reinviato i documenti e il giocatore sarebbe venuto qui. Oggi ho parlato col procuratore, che mi ha detto che aveva un appuntamento alle 11 col Bordeaux per confermare, e che stasera sarebbero arrivati a Roma. Dopo mezzogiorno, più o meno, la mia sorpresa è stata che ci hanno detto che avremmo dovuto fare un’altra offerta. Ho detto che non avremmo fatto un’asta, ieri mi avevano detto che avremmo dovuto alzare l’offerta, l’abbiamo fatto per desiderio del presidente. Ci siamo fermati ed è finito tutto. Stiamo valutando se con quello che abbiamo possiamo andare avanti per fare una causa legale, è vero che non abbiamo documenti firmati, ma se ho tanti messaggi con i procuratori e col loro presidente, una valutazione è meritata”. Amareggiato, da uomo di calcio, per un inatteso voltafaccia. “Mi dispiace per quello che è successo, ma credo che la società abbia fatto molto di più di quanto concordato con il Bordeaux. Il presidente Pallotta, ci tengo a sottolinearlo, ha voluto alzare al massimo la nostra offerta, ma quando la trattativa è diventata un’asta abbiamo deciso di uscirne. Chi vuole venire alla Roma bene, chi non vuole venire non va bene. Dico ai nostri tifosi che stiamo continuando a lavorare e che troveremo un giocatore che vuole venire alla Roma e che sia uguale o più forte di Malcom”.