Gruppo D. Argentina all’ultimo respiro: Rojo la spinge agli ottavi. Nigeria eliminata

Francesco Raiola

L’Argentina di Messi e Sampaoli vede i fantasmi ma ad un passo dal baratro, dell’eliminazione clamorosa da Russia 2018, ne esce fuori con la prodezza di chi meno te lo aspetti, un difensore Rojo, che si sostituisce al centravanti, Higuain, spettatore non pagante nella serata di San Pietroburgo, e a quattro minuti dalla fine,  si regala l’ottavo di finale contro la Francia di Deschamps. Tanti rimpianti per la Nigeria, che avrebbe meritato la qualificazione per le occasioni create e per lo spirito di squadra dimostrato. E anche recriminazione per un rigore negato sul risultato di uno a uno che avrebbe cambiato la storia di questo match. Notte della verità a San Pietroburgo. Dentro o fuori per l’Argentina di Leo Messi alla sua ultima chance mondiale per cercare di eguagliare el màs grande, Diego Armando Maradona, capace di vincere un Mondiale da solo nel 1986. Sfida cruciale contro la Nigeria, dove anche vincere potrebbe non bastare, in quanto molto dipende anche da quando accadrà in Croazia-Islanda. Per la Nigeria basta un pareggio per superare il turno e andare avanti agli ottavi di finale. Il CT Sampaoli, esautorato dai senatori,cede alle pressioni e cambia modulo e giocatori. Confermate le indiscrezioni con il cambio del portiere con Armani al posto del disastroso Caballero. Difesa a quattro con Mercado, Otamendi, Rojo e Tagliafico. A centrocampo  Mascherano  con Banega e Perez. Tridente offensivo con la Pulce Messi, Di Maria e il redivivo Higuain.
Tutto confermato invece per la Nigeria, con la coppia offensiva Musa ed Iheanhacho. Centrocampo a cinque con Obi Mikel nel mezzo, con Ndidi ed Etebo ai fianchi e Moses ed Idowu esterni. Difesa a tre con Balogun, Trost-Ekong ed  Omeruo, confermato dopo la buona prestazione contro l’Islanda. Partita diretta dall’esperto arbitro turco Çakir. Primi minuti della partita di studio fra le due formazioni, che sentono il peso del match con l’Argentina che prova a costruire con Banega e Mascherano, mentre la Nigeria cerca di chiudere le manovre e ripartire in velocità con le sue frecce, Musa e Moses. Brivido per l’Argentina al 12′ errore in disimpegno di Mascherano verso Mercado,  con Iheahacho che intercetta e vola verso la porta,  ma lo stesso Jefecito recupera in velocità e salva. E al 15′ si sveglia Messi: grandissimo lancio in profondità di Banega verso Messi che scatta verso la destra aggancia a volo superando in velocità  Omeruo e di destro supera Uzoho per il vantaggio dei biancocelesti.  Maradona in tribuna esulta con occhi al cielo.  Partita ribaltata,  con adesso i nigeriani costretti a fare la partita,  e al 26′ ancora Messi inventa per Higuain un grande passaggio in profondità ma il Pipita è anticipato di poco dal portiere Uzoho che si becca anche una ginocchiata involontaria dal centravanti argentino. Al 31′ altro lancio in profondità ancora di Banega che illumina verso Di Maria che si invola ma viene fermato fallosamente da Balogun prima di entrare in area, con il conseguente cartellino giallo per il difensore nigeriano.  Sulla susseguente punizione ci prova Messi da destra con Uzoho che si supera che devia leggermente la palla che si stampa sul palo alla sinistra del portiere.  Nigeria che non riesce a creare occasioni pericolose, con gli argentini che provano ad addormentare la partita con il primo tempo che volge al termine.  Mentre da Rostov non arrivano notizie con il pareggio a reti bianche tra Islanda e Croazia, l’Argentina grazie al lampo di Leo Messi chiude la prima frazione di gioco avanti uno a zero, con la qualificazione virtuale ma ancora in bilico. Negli spogliatoi primo cambio per la Nigeria con Iheahacho infortunato,  sostituito dall’ex Udinese e Cesena, Ighalo. Ripresa che inizia subito con un episodio importante: dopo tre minuti di gioco, su calcio d’angolo Mascherano trattiene Balogun. Çakir non ha dubbi e fischia il penalty con giallo per Mascherano.  Il VAR conferma la scelta dell’arbitro.  Shl dischetto si presenta Moses, che freddo, sicuro e lucido di interno destro spiazza Armani e riporta il risultato in parità.  Tutto da rifare per gli argentini.  Contemporaneamente da Rostov arriva il gol del vantaggio della Croazia contro l’Islanda. Nigeria che prende coraggio e fiducia, mentre l’Argentina cerca di serrare le fila per trovare il gol qualificazione.  Torna a giocare in contropiede la Nigeria con Musa che in dribbling fa impazzire Mascherano ma non Otamendi che chiude una buona azione al 60′ . Primo cambio per Sampaoli al quarto d’ora della ripresa con Pavon attaccante del Boca Juniors al posto di Enzo Perez, con un 4-2-4 spericolato. Argentina che trova difficoltà nel costruire gioco e anche Banega si fa ammonire per un brutto fallo su Ndidi. Messi entra ed esce dalla partita,  mentre Higuain finora completamente assente dal match. Al 70′ Nigeria vicina al raddoppio: ancora Musa dalla sinistra che inventa e serve al centro,  velo di Ighalo e botta da fuori di Ndidi che sfiora la traversa.  Nuovo cambio nelle file argentine con Di Maria spedito in panchina per Meza. Nel frattempo arriva la notizia da Rostov del pareggio dell’Islanda che per ora non cambia la situazione in chiave qualificazione con Croazia e Nigeria avanti agli ottavi.   Al 75′ occasione clamorosa per la Nigeria, cross dalla sinistra di Musa per Ighalo che prova il tiro a volo, dopo una deviazione netta con la mano di Rojo, ma la palla si spegne di un soffio fuori.  I nigeriani infuriati reclamano il rigore, Çakir viene invitato da Irrati a controllare il VAR ma propende per l’involontarietà del gesto. Decisione discutibile. L’Argentina prova a farsi sotto ma Meza, entrato da poco, sciupa con errori banali. Ancora cambio per Sampaoli all’80’ : fuori Tagliafico, dentro Aguero. Un minuto dopo grande occasione per Higuain: bella discesa di Rojo sulla sinistra per il Pipita che in area di rigore  da solo sciupa clamorosamente di sinistro di prima intenzione. Replica la Nigeria in contropiede con Ighalo che all’83’ sciupa il colpo del k.o. tutto solo davanti ad Armani che di piede chiude lo specchio della porta e salva l’Argentina.  Passa un minuto e ancora Nigeria vicina al raddoppio con una magistrale punizione di Etebo che sfiora l’incrocio dei pali. Argentina ad un passo dal baratro. Ma proprio quando tutto sembra finito arriva il gol dell’Argentina: cross dalla destra di Mercado, Moses taglia male la diagonale con Rojo che accorre dal lato opposto e di destro a volo di piatto trafigge Uzoho a 4′ minuti dalla fine, per la gioia travolgente dei tifosi l’Albiceleste in tribuna. Nel frattempo  arrivano buone notizie per Sampaoli da Rostov con la Croazia che raddoppia contro l’Islanda. Ultimi cambi al 90′ per la Nigeria: fuori il difensore Omeruo, dentro la punta Iwobi e Musa per il centravanti del Crotone Simy. Ma nulla succede, se non un’ammonizione per Messi per perdita di tempo e dopo quattro minuti di recupero Çakir decreta la fine del match che manda un’orgogliosa Nigeria a casa e l’Argentina a giocarsi l’ottavo di finale contro la Francia.  Da segnalare un Messi in ripresa, ma comunque lontano dai suoi standard, mentre Higuain peggiore in campo insieme a Meza, entrato nella ripresa.Buona prestazione di Banega,  così come quella di Rojo, decisivo per la vittoria albiceleste. Nigeria sfortunata che può recriminare il mancato rigore per fallo di mano proprio di Rojo a dieci minuti dalla fine, negato da Çakir al VAR, ma che sicuramente può tornare a Lagos a testa alta. Agli ottavi di finali previsti nel weekend sfide  Francia-Argentina  e Croazia-Danimarca.
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