Gruppo E. Brasile, non ti resta che vincere, ma occhio alla Serbia

dall’inviato Massimo Ciccognani

MOSCA Impronosticabile alla vigilia del torneo, ma il gruppo E si è mostrato non solo equilibrato, ma addirittura uno dei più incerti fino alla fine. E domani (ore 20 italiane allo Spartak Stadium) c’è Serbia-Brasile, sfida da dentro o fuori per il Brasile di Tite con Neymar e compagni chiamati a vincere (per il secondo posto potrebbe bastare anche un pari) per non rischiare di restare clamorosamente fuori dal Mondiale. Al momento il Brasile è primo di girone per differenza reti rispetto alla Svizzera, e si sa quanto contini gli equilibri in un mondiale. Un conto è arrivare primi, un conto secondi, fatto che che domani sera il Brasile non vuole fallire, ma deve fare attenzione perché c’è poco da stare tranquilli. La Svizzera affronta Costa Rica che ha fatto zero punti in due uscite e non dovrebbe rappresentare un problema. Va da sè quindi che al Brasile non resta che vincere, battere la Serbia (che di punti ne ha uno in meno dei verdeoro) perché presumibilmente contro Costa Rica la Svizzera proverà a fare tanti gol per rimettere in discussione il primato. Ma il Brasile deve vincere, senza storia.  Il ct Tite non cambia e si affida al miglior undici possibile: Thiago Silva e Miranda al centro della difesa, la spinta di Marcelo sulle fasce e la tecnica di Coutinho e Casemiro a ispirare Neymar. La Serbia, dopo la sconfitta con la Svizzerra, ha bisogno di una vittoria per qualificarsi agli ottavi e, in un colpo solo, provare a eliminare il Brasile. Krstajić si affida a Milinkovic Savic, con Ljajic alle spalle della punta Mitrovic. “Conosciamo le caratteristiche della Serbia – ha detto Tite in conferenza – le loro qualità nel gioco aereo, ma anche l’ottima tecnica individuale. E’ una squadra che ha giocatori di alto livello ma noi abbiamo una squadra in grado di neutralizzarli: dovremo tenerli lontano dall’area, cercando di essere corti, sappiamo che hanno più centimetri di noi ma non possiamo farci nulla”. Infine il tecnico verdeoro, ha spiegato la situazione che riguarda Neymar che “sta proseguendo nella fase di recupero. Lui è molto dotato fisicamente, è fuori dagli standard normali, altrimenti non sarebbe stato qui. Comunque non è lui responsabile del successo o del fallimento del Brasile, qui siamo tutti responsabili”. Domani vincere per conytinuare a sognare, per dimenticare Rio di quattro anni fa. Ma anche la Serbia vuole provarci anche perché arrivati a questo punto, c’è poco da difendere. Queste le probabili formazioni. Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic, Milinkovic, Ljajic; Mitrovic. CT: Krstajić. Brasile (4-3-3): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho, Casemiro, Coutinho; Willian, Gabriel Jesus, Neymar. CT: Tite. Arbitra l’incontro l’iraniano Alireza Faghani. Il via alle ore 20 italiane allo Spartak Stadium

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