dall’inviato Massimo Ciccognani
MOSCA Vincere aiuta a vincere e magari anche a sognare. Chiedere al Belgio che questo pomeriggio nella seconda del gruppo G, ha travolto nettamente la Tunisia e conquistato con un turno di anticipo il pass per gli ottavi di finale del Mondiale di Russia 2018. Un Belgio bellissimo, a tratti sornione quasi a dare l’impressione di concedere campo all’avversario per poi infilarlo come un tordo allo spiedo. Quello che è accaduto ieri con la formazione di Martinez che ha sciorinato calcio champagne, tutto in velocità e di prima intenzione e distrutto le velleità , peraltro poche, della formazione tunisina che pure si giocava l’ultima carta per rimanere agganciata al treno degli ottavi. Ma non c’è riuscita perché finita sotto i cingoli della squadra belga che quando innesta la marcia sono dolori. Allo Spartak Stadium di Mosca finisce 4-1 dopo novanta minuti intensi e di spettacolo: decidono le doppiette di Lukaku e Hazard, di Bronn il gol della bandiera tunisima. Tutto confermato nel Belgio col suo spregiudicato 3-4-3. Kompany e Vermaelen non recuperano per cui confermato lo stesso schieramento della gara d’esordio. Mertens c’è. Tunisia col 4-3-3 che affida le sue speranze sulle folate offensive del talentuoso esterno Khazr che gioca in Ligue 1 con il Rennes. Occhi puntati su Romelu Lukaku, uno che a conquistare lo scettro di capocannoniere ci tiene eccome.  Pronti e via e subito Belgio, una furia devastante. Hazard si infila subito nella maglie della difesa tunisina, Ben Youssef lo stende proprio sulla linea e il direttore Marrufo, con l’aiuto del Var, indica i dischetto. Trasforma di giustezza lo stesso Eden Hazard. Partita subito in discesa per il Belgio che non molla la presa. Hazard e Witsel si prendono subito il centrocampo, Mertens fa da valore aggiunto sulla corsia di destra. Il resto lo fa quella “bestia” (calcistica sia chiaro) di Lukaku che si divora gli avversari e ogni volta che tocca palla fa tremare le vene ai polsi dell’intera retroguardia tunisina. Ed è proprio l’attaccante fortemente voluto quest’anno da Mourinho allo United a mettere la firma in calce sul raddoppio. Azione splendida in ripartenza, con Mertens che in posizione defilata recupera un pallone e lancia in profondità il compagno che con un sinistro incrociato sul secondo palo la mette dentro: 2-0. Tutto facile per il Belgio che sulle ali dell’entusiasmo si deconcentra un tantino  e sulla punizione di Khazri, si fa sorprendere colpevolmente da Bron che di testa la mette dentro. Gara riaperta. La Tunisia perde intanto due uomini, prima Broon che lascia il posto a Naguez, poi sul finire del tempo si infortuna anche Ben Youssef che abbandona il campo a vantaggio dell’ex atalantino Benalouane.  La partita si apre e la Tunisia a desso ci crede e produce il massimo sforzo per arrivare al pari. Finire di tempo con la Tunisia decisamente meglio ma Belgio sempre pericoloso dalla cintola in su. E’ proprio questo il grande merito della formazione di Martinez, di avere un centrocampo di qualità (ed è rimasto a casa Nainggolan) ed un attacco spavenroso anche se lascia qualcosa a desiderare in fase difensiva dopo concede a volte troppo. Cresce e alza il baricentro De Bruyne. Gran giocata in coppia con Hazard, due con i piedi caldissimi, palla per il solito Lukaku che non ci arriva a porta sguarnita. Terzo gol solo rimandato di un minuto, al quarto di recupero. Mounier, tocco delizioso per Lukaku che con un lob morbido la mette dentro. Tunisia che alza le braccia, Belgio in paradiso. E non cambia la musica nella ripresa. Ti aspetti la reazione tunisina e ti arriva invece il quarto gol belga. Lo segna Hazard, con la stella del Chelsea che stoppa di petto il pallone, con un dribbling secco si beve Mustapha e a porta vuota firma il 4-1. Martinez ruota i suoi: fuori Lukaku, dentro Fellaini . La Tunisia è ormai out ma continua a provarci con coraggio e abnegazione, ma non è aria. Fuori anche Hazard che ha speso molto, denro Batshuayi che adesso va a fare la prima punta e si mette subito in evidenza, prima costringe il portiere tunisino ad un severo intervento, poi centra in pieno la traversa. Ben Mustapha sembra avere un conto in sospeso con l’attaccante al quale nega ancora la gioia del gol che è solo rimandato. Arriva proprio al novantesimo. Tielemans che ha rilevato a quattro dalla fine Mewrtens, la mette in mezzo  e il centravanti, al volo di sinistra gongfia ancora la rete tunisina: 5-1. In pieno recupero, premiato il coraggio tunisino con il secondo gol che porta la firma di Khazri. Finosce qui, ed è delirio Belgio che con questi tre punti si prende la testa del Gruppo in attesa dell’Inghilterra e lancia un segnale profondo al mondial: nella corsa a Russia2018 ci siamo anche noi.