Ecco l’Inghilterra: Kane fiore all’occhiello, fuori Hart, Wilshere e Smalling.

L’Inghilterra è pronta ad iniziare la preparazione verso il Mondiale di Russia 2018. Non sarà più la golden generation, ma questa squadra presenta diversi giovani molti forti ed elementi di caratura internazionale che possono far sognare il paese dei Tre Leoni. In panchina Gareth Southgate, uomo di fiducia della Football Association, non una figura particolarmente sexy ma un tecnico discretamente apprezzato dalla stampa britannica. L’ex difensore del Boro ha diramato ieri la sua lista dei convocati, lista che desta qualche perplessità, ma che in ogni caso aprirà il nuovo ciclo britannico. Fuori Hart e Wilshere, i due esclusi eccellenti: se il portiere degli Hammers sembra ormai lontano dai vecchi fasti, il centrocampisti dell’Arsenal poteva far molto comodo, in quanto uno dei pochi veramente in gradi di far girare il pallone e dettare i tempi di gioco dei suoi compagni. Non convocato neanche Smalling, altro escluso che ha destato qualche perplessità.

La rivoluzione e la linea verde inizia pertanto dai portieri: ballottaggio Butland-Pickford, terza scelta Pope del Burnley. In difesa addirittura tre terzini destri: Walker, Trippier e Arnold rivelazione del Liverpool. Quattro i centrali di ruolo: Gary Cahill esperto e titolare inamovibile, Phil Jones, Maguire del Leicester ed il pupillo di Guardiola John Stones si giocheranno il posto al suo fianco. A sinistra sarà costante ballottaggio tra Danny Rose, reduce da una stagione estremamente negativa al Tottenham, costantemente relegato in panchina da Pochettino, e Ashley Young, al quale Mourinho ha brillantemente allungato la carriera disegnando per lui questa nuovo ruolo.

A centrocampo pochissimi centrocampisti centrali, e questa resta la scelta che lascia più dubbi: Southgate ripartirà dalla coppia Henderson-Dier, in panca solo Delph (al City terzino sinistro) e la rivelazione Loftus-Cheek, prodotto del vivaio del Chelsea forse definitivamente maturato grazie alla salvezza ottenuta col Palace. Grande potenza, grande fisicità, ma nel complesso poca qualità per il quartetto appena presentato.

Sulla trequarti manca un artista in grado di accendere la luce, ma gli inserimenti di Alli e quelli di Jesse Lingard potranno sicuramente dar una grossa mano: deve essere il loro mondiale. Chi dovrà saltare l’uomo sarà invece Raheem Sterling, per confezionare assist al bacio ad uno degli attaccanti più forti del mondo, l’uragano Harry Kane. Anche Rashford potrà regalare il cambio di passo a partire dalla sinistra, mentre in panchina c’è sempre quel Jamie Vardy pronto a entrare in corsa e trovare il sigillo vincente. Convocato anche Danny Welbeck, preferito a Walcott.

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