Champions, domani Roma-Liverpool. Kloop avverte i giallorossi: “Non siamo il Chelsea e neppure il Barcellona”

Massimo Ciccognani

Il vantaggio dell’andata non lo spaventa, come non pensa alle rimonta che la Roma ha portato a termine contro il Barcellona. Jurgen Kloop guarda avanti, a domani sera, ultima tappa prima di Kiev. Sicuro di sè e dei suoi reds: “Non aspetteremo la Roma negli spogliatoi – apre il tecnico del Liverpool – Noi non siamo nè il Chelsea nè il Barcellona. Siamo qui per fare grandi cose, c’è una partita da giocare e pensiamo solo a quella.  La storia del Liverpool a Roma è fantastica ma non pensiamo che ci aiuti il fatto che i nostri nonni abbiano vinto qui  È solo una partita in un grande stadio, in una città meravigliosa e contro un avversario molto forte. La storia non si crea perché qualcuno lo ha detto prima… Dobbiamo essere pronti domani. Se domani la Roma riuscirà poi a fare 3 gol sarà stata brava. Non credo che noi siamo in una situazione difficile. La Roma non ha subito gol in Champions League ma noi non abbiamo mai perso. Vedremo domani chi avrà ragione in questo duello. Tutto si deciderà domani”. La lingua batte dove il dente duole e le domande sono incalzanti su quella rimonta storica dei giallorossi. Kloop ha una sua idea. “La Roma si è fatta trovare più pronta del Barcellona, mentre loro forse hanno commesso l’errore di pensare che la sfida fosse già decisa. Nessuno se lo aspettava ma è successo. Io non avevo bisogno di moniti ma questo risultato mi ha fatto ancora di più alzare l’attenzione. Può essere una gara simile a quella di Manchester con il City? Sono partite da cui imparare ma questa è la natura del calcio, può cambiare tutto in un attimo. Contro di noi però è difficile giocare. Non esiste una strategia perfetta ma puoi lavorare per aumentare le tue possibilità ed è quello che faremo scendendo in campo. L’importante è che scendiamo in campo con la volontà di vincere, sapendo che c’è anche il rischio di perdere. Dobbiamo sfruttare noi eventuali errori ma saranno loro a dover correre dei rischi. È un po’ quello che è successo all’andata, è stata una gara con tante occasioni. All’andata avremmo potuto segnare anche 7 gol, con tutto il rispetto. Loro sono stati pericolosi all’inizio con Kolarov ma anche noi avremmo potuto segnare prima. Domani dovremo fare la nostra partita”. Salah torna all’Olimpico da avversario molto più forte di quello che in estate ha lasciato la Roma. “È maturato e ha acquistato grande fiducia. Ha giocato con Chelsea, Fiorentina e Roma, tappe importanti in qui è cresciuto. Io non gli ho insegnato niente. Lui ha fatto le sue esperienze anche passando momento difficili lasciando l’Egitto con le responsabilità di un intero paese. Lui qui è felice e ha tanti compagni che lo aiutano a fare gol”. Il fuoricampo, Kloop lo dedica alla violenza e la maglia dedicata dai calciatori della Roma a Sean Cox. “La maglia è qualcosa di fantastico, un grande gesto. Così come ho apprezzato il gesto della Roma di rendere omaggio alle vittime di Hillsbourgh. Anche all’andata non c’è mai stato nessun momento di tensione nemmeno sul 5-0. Noi siamo soddisfatti di questo atteggiamento, in campo siamo professionisti. La violenza di Liverpool? Francamente tutti abbiamo la stessa opinione in merito a questi episodi. È solo una partita di calcio, tutto che succede fuori dal campo non dovrebbe interessarci. Dopo quello che è successo noi dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia di Sean. Spero che domani tutti capiscono che tutti debbano godersi questa fantastica città e una bella partita di calcio”.

I giallorossi a Trigoria durante la rifinitura indossano la maglia in onore di Sean Cox

 

 

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