Massimo Ciccognani
MONACO Finisce esattamente come lo scorso anno, ovvero con la vittoria dei Campioni d’Europa in carica. Ma stavolta senza polemiche. Vince il Real Madrid che sbanca l’Allianz Arena con una prestazione come al solito concreta, quella di chi bada al solo. Al Bayern resta il rammarico per aver creato molto e sprecato altrettanto. Bavaresi avanti ma il Real sa soffrire e vincere anche in una giornata in cui la sua stella Cristiano Ronaldo si vede il minimo indispensabile. E così al gol iniziale di Kimmich, cui nel primo tempo ha risposto Marcelo, a decidere la sfida è il un gol di Asensio che permette al Madrid di mettere la testa avanti e fare un passo verso Kiev. Sorprese al via, perché Zidane lascia fuori inizialmente sia Gareth Bale che Benzema per puntare forte su Lucas Vazquez al fianco del malagueno e Isco a sostegno di Cristiano Ronaldo, mentre in casa Bayern, Lewandowski punta centrale e nei tre alle sue spalle mette Robben, Ribery, Muller e l’ex James Rodriguez. Parte forte il Bayern che cerca la rivincita dop l’eliminazione dello scorso anno. Lewa approfitta subito di un errore in uscita di Carvajal, e regala a Muller la palla del possibile 1-0, ma la conclusione è da dimenticare. Problemi dopo una manciata di minuti per Robben costretto ad alzare bandiera bianca e dentro al suo posto Thiago Alcantara. Il Real non resta a guardare e ribatte colpo su colpo. Ci prova Kroos, poi Rafinha da una parte e Carvajal dall’altra. Il Bayern sembra rallentare e soffrire la spinta de Real, ma d’improvviso ecco il guizzo che sblocca la gara. James innesca Kimmich che gela un Navas non esente da colpe. Siamo alla mezz’ora e i bavaresi adesso provano a chiuderla. Si blocca anche Boateng con Heynckes che getta nella mischia Sule. Poi Ribery ha una palla d’oro ma sbaglia il controllo solo davanti a Navas. Real in leggera difficoltà , con i baveresi che affondano sugli esterni, Muller è impressionante nella sua spinta, mentre Hummels si divora la palla del possibile 2-0. IL calcio è fatto dio episodi, e così nel momento migliore del Bayern, ecco il pari a sorpresa del Madrid con una conclusione da fuori di Marcelo che con un diagonale di sinistro che brucia Ulreich. E’ il terzo gol del brasiliano in questa edizione della Champions. Muller e Lewandowski avrebbero subito l’opportunità di riportare avanti i rossi, ma non graffiano. E così nella ripresa ecco il Real. Zidane aggiusta subito il tiro, togliendo un impalpabile Isco per inserire Marco Asensio. Mossa ancora una volta decisiva. Da una parte si esalta Varane che chiude di giustezza su Muller, poi ecco il contripiede vincente, innescato da un erroraccio di Rafinha. Uno due Vazquez-Asensio con sinistro radete di quest0’ultimo che manda in brodo di giuggiole Zidane e zittisce l’Allianz. Real avanti e Bayern a caccia almeno del pari, ma non gira perché prima navas chiude alla grande due volte di fila su Ribery, poi è Sergio Ramos ad immolarsi su Muller lanciato a rete. Real che adesso soffre il ritorno prepotente dei bavaresi e Zidane cambia ancora, inserendo Benzema per Carvajal portando dietro Vazquez in un finale di sacrificio. La mossa rilancia il Madrid che con Benzema va vicino al gol del 3-1, mentre Lewa manca di un nulla il pari ad una manciata di secondi dalla fine. E finisce 2-1 per il Real che timbra ancora una volta il cartellino in trasferta rendendo adesso più difficile il compito dei bavaresi costretti alle remuntada il primo maggio al Bernabeu. Vince il Real, con gi ingredienti migliori, quelli che ne hanno fatto la squadra più vincente degli ultimi anni. Al sacrificio, si aggiungono un briciolo di fortuna e altrettanto cinismo per una vittoria che non vale ancora la finale. Ma stasera Kiev è sicuramente più vicina.