Alla fine tutti scontenti. Milan-Napoli finisce come era iniziata, con un pari beffardo che scontenta tutti. Scontenta il Napoli che forse potrebbe lasciare qui a San Siro le ultime opportunità per agganciare il carro scudetto, con la Juve che stasera, battendo la Samp allo Stadium, può volare a +6 e mettere l’ipoteca sul titolo, ma scontenta anche il Milan che tiene il sesto posto ma che vede sempre più allontanarsi la zona champions. Partita vibrante con ntante occasioni, da una parte e dall’altra con il Napoli che proprio ad una manciata di secondi dalla fine ha visto spegnersi l’ultima opportunità per portare a casa i tre punti, con Donnarumma semplicemente mostruoso nel deviare un rigore in movimento di Milik da appena cinque metri. La partita è nei numeri dei calciatori in campo. Calabtria e Kessiè limitano e non poco le uscite di Hamsik che fatica nel tenere gli inserimenti dei due rossoneri senza dare nel contempo grande sostegno alla manovra anche se manca di una ghiotta occasione su suggerimento di Insigne. Proprio lo scugnizzo gioca una partita superlativa, con giocate di qualità. Palla al piede è imprendibile ma come spesso accade manca in fase di conclusione. Dietro, nel Napoli, qualche sofferenza per Koulibaly, meno per Albiol insuperabile nelle palle alte. Nel Milan oltre a Donnarumma, il migliore, attento e preciso nel giorno della sua centesima con la maglia rossonera, si distingue Calhanoglu che mette qualità e quantità al servizio della squadra. Vince quasi sempre il duello con Maggio e con le sue percussioni rende sempre pericolosa la manovra rossonera, privata della qualità di Kalinic che esce ancora tra i fischi di San Siro. Non attacca mai la profondità, non fa salire la squadra. Come detto finisce 0-0 con occasioni da ambo le parti e un pari che non fa sorridere il Milan che sperava nell’en plein per avvicinare il quarto posto, e che suona come una sonora bocciatura per il Napoli che stasera rischia di vedere la Juve volare a +6. Nonostante il risultato, al Meazza vince lo spettacolo. Gattuso e Sarri si affrontano senza paura, dando vita a una partita in bilico fino al triplice fischio. Ritmi alti, squadre compatte e tante giocate di qualità. Tutto all’insegna del gioco propositivo. Da ambo le parti. Da San Siro il Napoli torna solo con un punto e il merito è tutto del Milan. Già, perché i rossoneri sono riusciti a tenere testa alla macchina perfetta di Sarri per tutta la partita, mostrando un buon calcio e idee chiare. Nonostante le assenze in difesa e un Kalinic decisamente in ombra. Certo, questo Napoli non è lo stesso di qualche mese fa, ma non è questo il punto. Il punto è che il Milan ora è una squadra strutturata, che sa cosa deve fare e che può giocarsela con tutti. Soprattutto con un Napoli meno brillante del solito. In crisi, Mertens si è inceppato e anche Hamsik dà l’impressione di non essere al top. Solo Insigne sembra quello dei giorni migliori, ma potrebbe non bastare per continuare a mettere pressione alla Juve e per arrivare vicini ai bianconeri allo scontro diretto. Disposte a specchio, a San Siro Milan e Napoli si affrontano subito a viso aperto, senza tatticismi. I rossoneri partono forte, spingendo sugli esterni con Suso e Calhanoglu e aggredendo alto in mediana. Bonaventura testa i riflessi di Bonaventura, poi Kalinic sfiora il vantaggio di testa. Con poco spazio per palleggiare in mezzo al campo, la squadra di Sarri si affida ai suoi piccoletti per gestire la manovra in fase di possesso e per bucare centralmente la difesa rossonera. Insigne inventa di tacco per Mertens, ma Donnarumma è attento. Ma è il Milan a fare la partita, soprattutto sulle corsie esterne. Da una parte l’asse Calhanoglu-Rodriguez funziona a meraviglia e Koulibaly è costretto a superarsi per fermare Kalinic in mezzo all’area. Dall’altra tocca invece a Calabria e Kessie andare sul fondo, con Albiol bravo a fare la guardia di testa. Con le squadre corte gli azzurri guadagnano metri, ma i rossoneri sono sempre pronti ad aggredire i portatori, lasciando poco tempo per ragionare ad Allan e Jorginho e chiudendo bene le linee di passaggio. Insigne prova a far saltare il banco con un numero dei suoi, ma la mira è sbagliata. Poi è Calhanoglu a deliziare il palato dei tifosi rossoneri con una bordata dal limite, su cui Reina si fa trovare pronto. Complice qualche errore in disimpegno, piovono occasioni dalle parti di Donnarumma, ma gli uomini di Sarri sono imprecisi e il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Nella ripresa il Napoli aumenta i giri. Insigne inventa subito per Hamsik, ma Marekiaro sbaglia tutto davanti a Donnarumma. Più fallosi e un po’ sulle gambe, i rossoneri faticano a uscire dalla propria metà campo, ma non mollano. Kessie prova a far valere il fisico sfondando sulla destra, ma Suso spara in Curva da buona posizione. Con più spazio per manovrare, gli uazzurri hanno più tempo per tessere la solita ragnatela e cercare i tagli degli esterni, costringendo i rossoneri ad abbassare il baricentro. Per dare una scossa, Sarri leva Hamsik e Mertens e getta nella mischia Zielinski e Milik. Gattuso risponde invece togliendo uno spento Kalinic e facendo entrare André Silva. Nell’ultimo quarto d’ora cala il ritmo e il Napoli tenta l’assalto finale. Donnarumma ferma un sinistro pericoloso di Insigne, poi sono i rossoneri ad attaccare la porta di Reina partendo da destra e provando a sfruttare le giocate di Suso e la freschezza di André Silva. Nel finale poi un miracolo di Donnarumma su Milik blinda il risultato. Per il Milan è un punto prezioso in vista dell’Europa. Per il Napoli, invece, potrebbe essere punto amaro.