“Siamo dei leoni feriti ma non siamo ancora morti”. È una delle frasi che Massimiliano Allegri ha detto durante la conferenza stampa della vigilia di Benevento-Juventus. Il tecnico bianconero ha ribadito più volte che la Juventus è ancora in corsa in tutte le competizioni e che lotterà fino all’ultimo per vincere a cominciare dalla gara di domani, crocevia importante nella corsa al settimo scudetto: “Domani è una partita di campionato che non possiamo sbagliare – ha detto Allegri -, assolutamente da vincere tra l’altro contro una squadra che in casa ha battuto il Verona e la Sampdoria, ha fatto buone partite in trasferta, gioca bene a calcio, giocheremo alle 15 e c’è il primo caldo della stagione. Mancano 8 partite alla fine del campionato e domani è una di quelle da vincere, dovremo mantenere il vantaggio sul Napoli, altrimenti permettiamo al Napoli di avere più chance nella corsa per lo scudetto”. La gara persa con il Real non dovrà avere strascichi al Ciro Vigorito: “Domani è un’altra storia, i nostri obiettivi non cambiano. Bisogna smaltire la sconfitta e non c’è altro modo per farlo che vincere subito la partita dopo”. Allegri ha parlato di giocatori “abbattuti” dopo martedì “però – ha aggiunto – chi non ha giocato ha fatto un buon allenamento, tutti insieme ieri hanno fatto un buon allenamento e oggi la rifinitura. Siamo pronti a riprendere il cammino in campionato”. L’allenatore bianconero ha spiegato che “a malincuore bisogna accettare questa sconfitta però la squadra ha fatto una buona partita ed è cresciuta sul piano della gestione della palla rispetto a Cardiff. Ricordiamoci che la Juventus ha fatto quattro anni di alto livello europeo contro grandi squadre”.
In questi giorni in tanti hanno detto che questa squadra ha bisogno di rinnovamento: “La Juventus, da quando sono arrivato, ha cambiato 9 titolari – ha risposto Allegri -. Nella rosa della Juventus ci sono 10 giocatori che vanno dal 1990 al 1997 quindi ha già lavorato per il futuro. Tutti gli anni la Juventus ha messo dentro giovani di qualità miscelati a giocatori di grande esperienza. Quindi non c’è bisogno di rinnovamento”. L’anno scorso invece si era detto di un Allegri pronto a lasciare dopo la finale persa a Cardiff. Oggi il tecnico ha spiegato come andarono le cose: “Non dopo Cardiff, dopo il primo anno, dopo Berlino. Il giorno dopo mi sono messo lì e ho pensato: ho stimoli? Perchè dopo che vinci un campionato, la Coppa Italia, fai una finale di Champions, per migliorare devi vincere la Champions. Quindi è questione di stimoli. Il secondo uguale, il terzo anno uguale. Ho un contratto con la Juventus, sono contento di stare qui ma, il futuro è una roba a cui non penso, devo pensare al presente che è fatto di Champions, campionato e Coppa Italia”. Dunque, se ne riparlerà più avanti e intanto, quando gli si chiede di cosa abbia bisogno la Juventus per fare il salto di qualità, Allegri diretto risponde: “La Juventus ha fatto qun quarto di finale, un ottavo di finale e due finali. Sono numeri importanti per una squadra europea. Se poi tutti gli anni si vuole vincere la Coppa, si vuol vincere il campionato e si vuol vincere la Coppa Italia, gli altri cosa fanno? La squadra è pronta a proseguire un’avventura, per essere competitiva in Italia e in Europa. Poi in Europa, quando arrivi agli ottavi e ai quarti di finale può succedere di tutto”.
Il pensiero torna poi a Benevento-Juventus: “Affrontiamo una squadra che è decima in campionato come conclusioni effettuate. La Juventus trae vantaggi con i tiri da fuori area, però domani la cosa che dobbiamo fare bene è fare meglio la fase difensiva. Tra Milan e Real abbiamo subito troppi tiri in porta”. Qualche indicazione di formazione c’è stata: “Stanno tutti bene a parte Barzagli e Bernardeschi, poi tutti gli altri sono a disposizione. È possibile che Mandzukic e Cuadrado giochino dal primo minuto”, mentre in porta “gioca Szczesny e dietro valuterò. Difficilmente giocherà Chiellini e Howedes non partirà titolare”. L’allenatore bianconero ha poi speso parole di elogio per Dybala: “martedì ha fatto una buona partita, l’espulsione ha pregiudicato la sua prestazione però ha fatto una delle migliori partite sotto l’aspetto tecnico. Credo che Paulo stia crescendo soprattutto a livello europeo”. E ha previsto un futuro roseo anche per Bentancur: “Se Bentancur non avesse qualità non avrebbe giocato a Barcellona e con il Real Madrid”. Infine una parola su Higuain in vista di Benevento: “Domani dovrò valutare con chi giocare ma è probabile che stia fuori”.