Gianluigi De Angelis
Qualcuno lo ha definito l’esame di maturità, per Gattuso una partita come le altre da affrontare col piglio giusto, da Milan, per continuare la rincorsa alla Champions. Domano sera allo Stadium c’è Juve-Milan, la sfida alla prima della classe, ai campioni d’Italia, alla squadra regina che da sei stagioni, domina il massimo campionato. Ma il primo pensiero di Gattuso è stato per Emiliano Mondonico. “Volevo iniziare con un ricordo per mister Mondonico, è stato un grande uomo oltre che un grande allenatore”. E poi sotto con la partitissima di domani. Gattuso che ritrova Allegri avuto come allenatore al Milan. “Allegri per me è stato prima di tutto un ex compagno di squadra e mi trattò come un giocatore più grande di quello che ero. Non l’ho mai dimenticato. Da allenatore devo ringraziarlo, perché dopo l’infortunio non ero io e arrancavo. Aveva ragione lui a non farmi giocare, ci siamo chiariti e gli ho chiesto scusa. Da 2-3 anni a questa parte c’è un grandissimo rapporto di stima, rispetto e amicizia. Gli invidio la bravura perché sa far giocare la sua squadra in tanti modi diversi. Ma domani saremo avversari e non penso al fatto che la Juve possa essere distratta dalla partita con il Real. Negli ultimi anni è diventata una macchina da guerra. Sono abituati e hanno acquisito una mentalità vincente. Non hanno paura di niente e sono pronti, perché vincere ti aiuta a vincere. Non so come giocheranno loro, ma abbiamo preparato diverse soluzioni. Dobbiamo pensare a fare bene le nostre cose, poi le loro qualità le conosciamo tutti. Noi dobbiamo pensare una partita per volta perché ci giochiamo tanto. Non possiamo sbagliare. Abbiamo piccole speranze Champions e dobbiamo continuare a crederci, ma serviranno grandi prestazioni. Affrontiamo la Juve con grande lucidità”. La sosta non piace mai ai tecnici, Gattuso non si lamenta e cerca di trarne beneficio. “Spero che stiano tutti bene. Chi è andato in Nazionale è tornato con la mente più fresca e rilassata. Negli ultimi giorni ho visto giocatori con buona gamba e una grande voglia di giocare questa partita. Ci voleva la sosta e speriamo di fare bene il rush finale. Noi dobbiamo giocare da squadra e non bisogna perdersi nelle chiacchiere da bar. Noi dobbiamo pensare a lavorare da squadra, non ai singoli. Dobbiamo avere senso di appartenenza e tutte le dichiarazioni di questi giorni non mi sono piaciute. Noi dobbiamo giocare col coltello tra i denti, perché la Juve è nettamente più forte di noi. Sarà una partita difficile e sono convinto che faremo una buona partita per mettere in difficoltà la Juventus”.