Terzo posto in campionato a portata di mano e quarti di finale di Champions League più che accessibile. La Roma è ad un crocevia della sua stagione che può ancora diventare, al netto delle delusioni, più che accettabile. Domani sera all’Olimpico sbarcano gli ucraini dello Shakhtar Donetsk che, vincenti per 2-1 all’andata, dovranno resistere agli assalti dei giallorossi nel ritorno di un ottavo rimasto in bilico. Per questo ai capitolini, reduci dal successo interno con il Torino, servirà il miglior Edin Dzeko, al rientro dopo squalifica. “L’ho visto meglio insieme alla squadra – assicura il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, in conferenza stampa – Tutti abbiamo un obiettivo, che è quello di passare il turno, da perseguire con un lavoro di squadra collettivo. Se è in buona giornata, Edin può fare gol straordinari e mettere in condizioni di segnare i suoi compagni. Sarà determinante lui come tutta la squadra”. Anche contro i granata, così come all’andata in Ucraina, la Roma ha funzionato per un solo tempo: “Non scendiamo in campo per giocare 45 minuti, ma in tanti momenti non abbiamo avuto continuità. Mi auguro che tutto quello che abbiamo passato ci faccia capire che dobbiamo avere una maggiore continuità. È una gara che non possiamo sbagliare e fare 75 minuti fatti bene vuol dire fare qualcosa di importante. Abbiamo davanti un avversario forte e non possiamo accontentarci di fare solo un tempo”. Rispetto all’andata, avverte il mister abruzzese, “se andiamo in vantaggio non dobbiamo fermarci. Serve equilibrio, intelligenza e continuità di prestazione. Dobbiamo evitare errori in fase difensiva, non possiamo permettercelo in una sfida come quella di domani”. Di Francesco ha le idee chiare su quello che deve essere l’approccio alla gara: “La Roma deve avere spensieratezza e determinazione in questa gara. Spavaldi è la parola sbagliata, ma dobbiamo avere il desiderio di far meglio rispetto agli avversari. Non dobbiamo gestire, ma vincere. Il marchio di fabbrica è la spensieratezza e la voglia di far male. Per far questo non dobbiamo essere attendisti. Questa squadra ha un desiderio unico: dominare le partite. Abbiamo dimostrato che sappiamo andare a prendere lo Shakhtar nella sua metà campo, anche se non possiamo farlo per tutti i 90 minuti: avremo davanti una squadra molto brava nel palleggio”. L’importanza della gara di domani è sotto gli occhi di tutti: “Credo che sia una partita importantissima. È una qualificazione fondamentale per tutti noi, per ambizione, desiderio, per ridare slancio all’ambiente. Ma per dare giudizi al nostro campionato è prematuro. Sarà una sfida importante, non credo che la Roma sia abituata ad arrivare a questi livelli e mi auguro di riuscire a passare il turno assieme ai nostri ragazzi e alla nostra gente: speso che i tifosi possano essere il dodicesimo uomo in campo. Se basterebbe la Roma vista a Napoli? Fossimo quelli di Napoli saremmo gia’ a buon punto. Non sarebbe male, magari con maggiori qualita’ nel proporre il gioco, anche se la prestazione al San Paolo e’ da prendere come esempio, sotto molti punti di vista”.”. Di Francesco ribadisce il suo appello al popolo giallorosso: “Domani, a prescindere dal numero dei tifosi che possono essere 40, 50 o 60 mila, ci deve essere la percezione che la gente ti stia vicina in un momento di difficoltà. Anche quando si sbaglia il primo passaggio bisogna far capire ai ragazzi che i tifosi sono vicini a loro”. Per l’ex coach del Sassuolo, infine, il secondo round con lo Shakhtar non può essere considerata la partita più importante della sua carriera: “Ho il forte desiderio di portare questa squadra ai quarti, perché mi auguro di poter fare ancora meglio: l’obiettivo è guardare avanti. Abbiamo una grande chance, sia per me sia per la squadra. Io penso poco a me stesso – conclude Di Francesco – la squadra è un’entità unica e io mi sento molto integrato in questo contesto”.