La Dinamo Kiev sorprende la Lazio. Nella gara d’andata degli ottavi di Europa League i biancocelesti non vanno oltre il 2-2 casalingo contro la squadra di Khatskevich, un risultato che rende molto difficile la trasferta della prossima settimana in Ucraina. La qualificazione resta aperta: all’Olimpico la Lazio ha dimostrato di essere tecnicamente superiore alla Dinamo, ma certo al ritorno ci vorrà maggiore attenzione, come ha già intuito stasera Simone Inzaghi optando per un turnover molto limitato e non rinunciando alla difesa titolare. In campo quindi i due Stefan, de Vrij e Radu, insieme a Fortuna Wallace. Per il resto nessun colpo di scena nella formazione biancoceleste, con Felipe Anderson preferito a Luis Alberto in attacco. E proprio il brasiliano è la nota positiva della Lazio europea. Dai suoi piedi infatti nascono tutte le occasioni biancocelesti, soprattutto dalla destra dove Basta spinge con continuità. Al 14’ Anderson è bravo ma sfortunato, perché il suo destro da posizione difficile sfiora il palo. La squadra di Inzaghi è poco fortunata anche al 24’, quando Murgia ribatte involontariamente il destro a colpo sicuro di Basta, ma meriterebbe il vantaggio al 30’ quando Burda respinge in acrobazia un cross di Lukaku destinato a Immobile, solo davanti alla porta. Partita a senso unico, dunque, anche perché la Dinamo Kiev imposta un match difensivo. Nel primo tempo gli ucraini si affacciano in avanti in pochissime occasioni, senza mai impensierire l’inoperoso Strakosha. La ripresa, però, comincia in modo completamente diverso. Al primo vero affondo, al termine di una bella manovra, la Dinamo trova un inatteso vantaggio: la difesa della Lazio si addormenta, Lukaku si fa sovrastare, Wallace non chiude Tsyganov che ha il tempo per controllare e poi battere Strakosha di tacco. Siamo al 52’, un episodio che sveglia i padroni di casa. Due minuti dopo, infatti, arriva l’immediato pareggio: Anderson lancia Immobile in profondità, l’attaccante napoletano batte Boyko con un preciso diagonale. E al 62’ la Lazio si porta avanti: stavolta è Milinkovic-Savic a recuperare un pallone a centrocampo e lanciare Anderson, preciso nel diagonale col sinistro. Pochi minuti dopo il brasiliano va addirittura vicino al terzo gol biancoceleste, ma poi la squadra di Inzaghi si addormenta. La Dinamo sfiora il pareggio con Pivaric, il cui inserimento è fermato in uscita da Strakosha. Al 79’, però, il portiere albanese non è reattivo sullo splendido tiro dalla lunga distanza del nuovo entrato Junior Moraes: 2-2 e Olimpico gelato. La nuova reazione degli uomini di Inzaghi non basta: una punizione imprecisa di Milinkovic-Savic, un colpo di testa debole del nuovo entrato Parolo e soprattutto il palo colpito da Immobile al 95’, nell’ultima azione del match, non sono sufficienti per volare in Ucraina con un risultato positivo. Tra una settimana servirà un’altra Lazio.