Comunque la si pensi, un dato è chiaro, il Var ha aiutato e non poco gli arbitri eliminando moltissimi errori. Una sperimentazione che ha dato i suoi frutti, in Italia come in Germania con qualche neo peraltro migliorabile. E quella di domani sarà una giornata storica per il calcio perché a Zurigo si riunisce l’Ifab, la International Football Association Board, unico organismo abilitato a modificare le regole del calcio. Tra queste, ovviamente anche il Var. E domani sapremo se la tecnicologia sarà applicata anche nel prossimo mondiale di Russia. Molto probabile, se non certo, che l’Ifab dia il via libera, visto che il presidente della Fifa Gianni Infantino, peraltro anch’egli membro dell’Ifab da sempre è un sostenitore della tecnologia in campo. E non solo Infantino, perché anche i rappresentanti delle trentadue finaliste al mondiale, hanno espresso parere favorevole. E allora sarà Var perché pensare di tornare indietro, come ha ribadiro anche Karl Heinz Rummenigge, sarebbe un clamoroso autogol. Semmai, la stonatura, arriva dalla Uefa che tramite il suo presidente Aleksander Ceferin, ha negato l’impego del Var nella prossima Champions League dove peraltro gli errori hanno condizionato e indirizzato molte partite. Ed è altresì innegabile che l’utilizzo del Var al Mondiale possa essere il traino anche per la tecnologia in tutta Europa (dal prossimo anno sarà applicata anche nella Liga spagnola). Nel summit di domani a Zurigo, tra l’altro, si discuterà anche della possibilità di introdurre la quarta sostituzione durante gli eventuali tempi supplementari.