Europa League. Napoli eliminato a testa alta: non basta il 2-0 a Lipsia

Francesco Raiola
Fuori dall’Europa League ma a testa alta, recriminando per quel goal assurdo subito al San Paolo al 93′ una settimana fa da Werner che ha deciso la qualificazione agli ottavi per il Lipsia. Il Napoli di Sarri sfiora l’impresa espugnando la Red Bull Arena per 2-0 con una grande prestazione che alimenta la delusione per la gara di andata. Sorpresa nell’annuncio delle formazioni. Sarri stupisce tutti, inserendo più titolari di quanto tutti pensassero. Reina confermato tra i pali; turnover tra i centrali difensivi con Albiol al posto di Koulibaly.  A centrocampo Allan titolare al posto di Rog deludente giovedì. A fianco del brasiliano Diawara con Hamsik. Ma è in attacco che Sarri stupisce tutti con Zielinski esterno a destra al posto di Callejon e Mertens ed Insigne titolari. È la dimostrazione di quanto la sconfitta di giovedì scorso non sia stata digerita da Sarri soprattutto nella scarsa prestazione di giocatori che avevano l’opportunità di dimostrare di poter alternarsi con i titolari. Formazione annunciata in casa Lipsia con le bocche di fuoco davanti Poulsen-Werner.
Pronto via alla Red Bull Arena con 1.500 napoletani che credono all’impresa degli azzurri. Il Napoli sin dalle prime battute mostra di volersela giocare fino alla fine. Lo spirito sembra quello giusto e la prima occasione arriva al 10′ con Hamsik che servito all’altezza del dischetto dell’area di rigore da Zielinski tira fra le braccia di Gulacsi. Dopo un minuto Lipsia vicino al vantaggio. Sabitzer tira da fuori area un tiro che sembra centrale ma Tonelli devia di testa e palla che si infrange sulla traversa. Azione che scuote gli azzurri che tengono a fare bella figura e un’invenzione di Zielinski porta Insigne da solo davanti al portiere colpendo il palo , ma azione che viene giustamente interrotta per fuorigioco.  Ma è il segnale che scuote gli uomini di Sarri che al 32′ passano in vantaggio. Azione da Playstation degli azzurri con una triangolazione spettacolare tra Insigne, Hamsik, Mertens che porta Insigne al tiro con Gulacsi che salva ma Zielinski ribadisce in rete. Sembra che adesso il Napoli possa credere l’incredibile rimonta trascinato dai tifosi azzurri scatenati sugli spalti. Primo tempo che però si chiude sullo 0-1 con l’ultima occasione per il Lipsia con un colpo di testa di Werner su calcio d’angolo fuori dallo specchio della porta difesa da Pepe Reina.  Ripresa che inizia subito con il Lipsia in avanti con Albiol che salva in corner su Werner. Ritmi più blandi nella ripresa e il primo tiro del Napoli arriva al 55′ dopo una bella azione congegnata da Hamsik e Insigne con Zielinski ancora ma Gulacsi blocca. Al 65′ primo cambio per Sarri con Callejon per Hamsik e pochi minuti dopo nuova sostituzione con Hysaj che prende il posto di Mario Rui leggermente infortunato al piede. Ma più passano i minuti della ripresa più diminuiscono le possibilità della remuntada impossibile degli azzurri che non riescono nella fase centrale del secondo tempo a creare azioni pericolose verso la porta difesa dall’ungherese Gulacsi.  All’80’ ultimo cambio per Sarri: fuori Diawara e dentro Jorginho e dopo cinque minuti il Napoli fa tremare la Red Bull Arena. Callejon si invola sulla destra, cross perfetto al centro , Insigne anticipa Upamecano e batte Gulacsi per il 2-0 che avvicina il Napoli ad un vero e proprio miracolo sportivo.  Ultimi minuti caratterizzati dall’assedio napoletano con Taylor che concede 4 minuti di recupero viste anche le continue perdite di tempo dei tedeschi che forse non si aspettavano un Napoli così agguerrito. Occasione per Callejon al 93′ per il clamoroso 0-3 ma l’andaluso non è preciso e tira fuori. E così dopo oltre 4 minuti di recupero Taylor decreta la fine del match che porta il Lipsia agli ottavi ma che dimostra come il Napoli abbia compromesso la qualificazione in maniera assurda a Fuorigrotta ma che paradossalmente dà ancora più fiducia nella corsa al titolo tricolore, uscendo a testa altissima dall’Europa League.
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